L'antitrust giapponese ha avviato
un'indagine su Google sospettando che l'azienda statunitense
eserciti pressioni scorrette per chiedere un trattamento
preferenziale ai produttori di smartphone. Nello specifico,
l'autorità garante delle concorrenza e del mercato nipponica
sostiene che il gigante della tecnologia è sospettato di violare
la legge anti-monopolio cercando di fare includere le sue app di
ricerca nei dispositivi, con le icone poste in posizioni
specifiche, e negli accordi che stipula con i produttori di
dispositivi Android per escludere le app di ricerca concorrenti
dai loro prodotti in cambio della condivisione dei profitti
generati dalla pubblicità derivata dalle ricerche su Google. La
decisione del garante arriva dopo che le autorità europee hanno
reso più rigide le regolamentazioni per le grandi aziende
tecnologiche made in Usa, come Google, Apple, Facebook e Amazon,
conosciute collettivamente come Gafa, accusate di ostacolare la
libera concorrenza e di fatto monopolizzando il mercato. Google
è anche oggetto di un procedimento giudiziario da parte del
Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti con l'accusa di aver
abusato della sua posizione dominante nelle ricerche online per
impedire l'emergere di concorrenti. Al centro della questione
c'è la relazione tra Google e Apple e gli accordi speciali tra i
due colossi che rendono il motore di ricerca predefinito nel
browser Safari di Apple.
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