/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cybersecurity, il 56% delle aziende è stato truffato su LinkedIn

Cybersecurity, il 56% delle aziende è stato truffato su LinkedIn

I danni alla reputazione sono il risultato più comune

MILANO, 10 agosto 2023, 10:01

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA

Metà delle realtà aziendali (56%) ha subito almeno una truffa su LinkedIn nel corso di quest'anno.
    Lo afferma una ricerca di NordLayer, che si occupa di sicurezza delle imprese. Le più colpite sono le grandi organizzazioni (65%). Lo schema che va per la maggiore si basa su una richiesta di collegamento proveniente da uno sconosciuto tramite un messaggio contenente un link sospetto (47%), mentre sono i danni alla reputazione l'effetto più comune di truffe e frodi su LinkedIn (48%). "Come su qualsiasi altro social media, gli aggressori e i truffatori cercano informazioni e denaro sotto minaccia di rovinare la reputazione delle vittime" spiega Carlos Salas, esperto di cyber security di NordLayer. I dati della ricerca rivelano che le offerte di lavoro fasulle (47%) rappresentano la truffa più comune ai danni delle aziende su LinkedIn. Tanti i tentativi di phishing (47%), le richieste di collegamento da parte di sconosciuti con un link sospetto nel messaggio (41%) e approcci di contatto da parte di finti team di supporto tecnico (38%). Per NordLayer, il comportamento più osservato da parte di un dipendente destinatario di questi tipi di attacco è stato contattare il supporto di LinkedIn (71%). In seconda piazza, pubblicare un post sui social riguardo ai truffatori (71%) e nel 51% dei casi c'è stata una segnalazione alle forze dell'ordine. Le aziende di medie dimensioni hanno subito danni reputazionali (47%) e furti/danni ai contatti dei clienti (45%). Le piccole imprese che hanno subito truffe di questo tipo hanno indicato perdite di denaro (67%), interruzione dell'attività e furto di proprietà intellettuale (58% in entrambi i casi). "Uno dei modi migliori per proteggere la propria azienda dalle truffe su LinkedIn si basa su una formazione costante delle proprie risorse umane, affinché si formi una piena consapevolezza sull'esistenza di queste problematiche e di conseguenza la capacità di riconoscerle" conclude Salas.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza