Musica e intelligenza artificiale: è il tema dell'indagine di Giffoni Innovation Hub, Fimi e Comune di Napoli presentata al Giffoni Film Festival e basata sulle interviste a 2790 utenti, il 70% dei quali corrisponde alla Generazione Z. Il 49% non pensa che gli artisti in futuro verranno sostituiti dai robot, in quanto l'arte è una prerogativa solo umana.
Un dato che negli adulti sale al 70%. Il 37% degli under 34 pensa che gli artisti verranno sostituiti a discapito della creatività, una posizione che negli adulti si attesta al 25%. Tutti gli intervistati dichiarano di non riconoscere l'IA come artista musicale. Il 10% degli under 34 ha già utilizzato la tecnologia per comporre musica. Per quanto riguarda l'ascolto dei brani, tutte le fasce d'età prediligono lo smartphone; le piattaforme più amate dalla GenZ sono Spotify, YouTube e Amazon Music, mentre per gli adulti in testa c'è YouTube. La GenZ inserisce in playlist soprattutto le canzoni di tendenza.
Ogni fascia d'età intervistata ha dichiarato di veder cambiata in meglio la fruizione musicale con le piattaforme di streaming, il 60% dei giovani andrebbe a un concerto nel metaverso, il 20% lo fa regolarmente, e solo il 4% degli over 34 l'ha già fatto. Secondo la metà degli under 34 la vera essenza della musica non cambierà mai, neanche con le nuove tecnologie, mentre gli over 34 propendono soprattutto per gli aspetti negativi, identificando uno snaturamento della componente artistica della musica.
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