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Primo impianto eolico per la base italiana in Antartide

Primo impianto eolico per la base italiana in Antartide

Realizzato dall'Enea, sfrutterà i venti catabatici

ROMA, 30 novembre 2017, 17:32

Redazione ANSA

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In dirittura d 'arrivo il primo impianto eolico per la base italiana in Antartide (fonte: ENEA) - RIPRODUZIONE RISERVATA

In dirittura d 'arrivo il primo impianto eolico per la base italiana in Antartide (fonte: ENEA) - RIPRODUZIONE RISERVATA
In dirittura d 'arrivo il primo impianto eolico per la base italiana in Antartide (fonte: ENEA) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sarà avviato in via sperimentale nei prossimi mesi il primo impianto eolico progettato e realizzato dall'Enea per la base italiana Mario Zucchelli di Baia Terra Nova, in Antartide. La centrale, spiega l'Enea, sfrutterà i forti venti catabatici che spirano dall'altopiano antartico per produrre circa 63 mila kWh di energia elettrica all'anno.

L'agenzia stima risparmi annui di almeno 24 mila litri di combustibile e di quasi 80 mila euro in "bolletta".

L'impianto, fornito dall'azienda Ropatec di Bolzano in collaborazione con lo Studio Bissanti, è costituito da tre generatori eolici alti circa 10 metri, ciascuno composto da un rotore di 7 metri e da turbine tri-pale di 5 metri ad asse verticale. I lavori di realizzazione sono iniziati nel 2015 e si concluderanno con un avviamento sperimentale nel corso dell'attuale campagna estiva, la XXXIII del Programma nazionale di ricerche in Antartide (Pnra) che ha il suo laboratorio nella base. Una volta a regime, spiega l'Enea, le tre torri eoliche riusciranno a coprire il fabbisogno di elettricità della base italiana durante l'intero inverno antartico.

"Nella stagione invernale", spiega l'ingegnere Sergio Sgroi dell'Enea, "la stazione italiana non è più presidiata e quindi il fabbisogno energetico è minore, ma resta essenziale mantenere in funzione i sistemi di comunicazione satellitari, le stazioni scientifiche e meteo e garantire il riscaldamento di alcuni locali adibiti a deposito per le apparecchiature sensibili.

Durante i lunghi mesi dell'inverno antartico, la centrale endotermica della stazione rimarrà comunque in stand-by e subentrerà per tamponare eventuali situazioni di emergenza o per compensare la variabilità della generazione eolica quando questa non è gestibile dalle batterie di accumulo". Importante sfida tecnologica sarà il funzionamento in sicurezza dell'impianto eolico durante l'inverno antartico. Per questo si sta studiando la possibilità di stabilire un monitoraggio e un telecontrollo da remoto".

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