Dai terremoti agli tsunami, passando per le eruzioni vulcaniche, i supercomputer mettono i loro potentissimi ‘cervelli’ al servizio delle emergenze, per fornire servizi di calcolo urgente, di allerta precoce e per valutare la pericolosità di eventi geologici rilevanti. È infatti partita la seconda fase del progetto europeo ChEESE, un centro di eccellenza per l’utilizzo del super-calcolo nelle scienze della Terra, che sfrutta computer capaci di processare fino a un miliardo di miliardi di operazioni matematiche al secondo: ChEESE-2P sarà coordinato dal Consiglio Nazionale Spagnolo della Ricerca (Csic) e verrà finanziato dalla Commissione Europea e dai fondi dei 10 paesi partecipanti con circa 8 milioni di euro. Al progetto partecipa, per l’Italia, anche l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
“Il prosieguo dell'iniziativa ChEESE migliorerà ulteriormente le capacità della comunità europea che lavora nelle scienze della Terra, consentendo ai ricercatori di abilitare servizi relativi al calcolo urgente, al preallarme e alla valutazione della pericolosità, che potranno essere utilizzati dalle protezioni civili europee”, commenta Arnau Folch del Csic e coordinatore del progetto. “L'implementazione di ChEESE in ambienti operativi reali – aggiunge Folch – ha dimostrato che i nostri sviluppi possono avere un impatto diretto sulla vita delle persone colpite da disastri naturali”.
L’impatto dell’iniziativa ha permesso di instaurare una sinergia vincente tra la ricerca nelle geoscienze e quella del calcolo alle alte prestazioni, dando vita anche ad altri progetti europei: ne è un esempio DT-GEO, che sta realizzando un ‘gemello digitale’ della Terra per i rischi naturali.
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