L’astronauta Marcus Wandt dell’Agenzia Spaziale Europea, arrivato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale con la missione Ax-3, è riuscito a controllare dallo spazio tre robot che invece si trovano sulla Terra, più precisamente all’interno dei laboratori dell’Agenzia spaziale tedesca Dlr. l’esperimento, perfettamente riuscito, fa parte del progetto Surface Avatar lanciato nel 2020 e gestito dall’agenzia tedesca in collaborazione con l’Esa, che mira a sviluppare una tecnologia che consentirà agli astronauti di controllare più robot contemporaneamente e in modo indipendente. Si tratta quindi di un ulteriore passo in vista delle future spedizioni sulla Luna e su Marte, dove i robot potranno affiancare gli esseri umani nell’esplorazione di questi corpi celesti.
I test sono iniziati con Bert, il primo robot dotato di quattro gambe ad essere guidato dallo spazio. La sua particolare tipologia di locomozione gli permette di muoversi bene su terreni accidentati e di esplorare obiettivi troppo pericolosi o inaccessibili per gli umani, come piccole grotte. Dopo aver preso il controllo di Bert per un po’, Wandt lo ha lasciato libero di muoversi autonomamente mentre passava al robot umanoide chiamato Rollin' Justin e al rover Interact dell’Esa: l’astronauta è riuscito a farli cooperare, facendo sì che Rollin' Justin tenesse un tubo in posizione mentre il rover lo installava.
L’esperimento è durato in tutto circa 2 ore e mezza ed è stato un successo. “Le future stazioni sulla Luna e su Marte, compresi gli habitat degli astronauti, saranno costruite e mantenute da robot che operano sotto la loro guida”, afferma Alin Albu-Schäffer, direttore dell’Istituto di Robotica e Meccatronica della Dlr. “I nostri ultimi algoritmi basati sull’Intelligenza Artificiale – osserva Albu-Schäffer – consentono a un singolo astronauta di comandare un’intera squadra di robot diversi”.
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