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Scoperti i buchi neri più vicini alla Terra, a 150 anni luce

Scoperti i buchi neri più vicini alla Terra, a 150 anni luce

Nell'ammasso delle Iadi, identificati con i dati di Gaia

15 settembre 2023, 09:51

Leonardo De Cosmo

ANSACheck

L 'ammasso stellare delle Iadi (fonte: Giuseppe Donatiello, da Wikipedia) - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'ammasso stellare delle Iadi (fonte: Giuseppe Donatiello, da Wikipedia) - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'ammasso stellare delle Iadi (fonte: Giuseppe Donatiello, da Wikipedia) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Identificati i buchi neri piu' vicini alla Terra, hanno una massa poche volte quella del Sole e si trovano a circa 150 anni luce da noi. A scoprirli e' lo studio internazionale guidato da Stefano Torniamenti, dell'Universita' di Padova, e pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.

La ricerca si e' basata sull'analisi dei i movimenti delle giovani stelle che si trovano all'interno dell'ammasso stellare aperto delle Iadi, nella costellazione del Toro. "La scoperta - ha detto Torniamenti all'ANSA - e' arrivata mettendo a confronto i dati ottenuti in questi anni dalla missione europea Gaia con le simulazioni per descrivere le dinamiche di questo ammasso stellare. I due modelli non trovavano 'soluzione' ma, ipotizzando la presenza di 2 o 3 buchi neri, si ottengono risultati molto vicini ai dati di Gaia".

Noto gia' dall'antichita' , l'ammasso aperto delle Iadi che prende il nome dalle ninfe figlie del titano Atlante condannato a trasportare sulle spalle il globo terrestre, e' il piu' vicino ammasso stellare aperto, ossia un gruppo di stelle nato dalla stessa nube di gas e polveri. E' composto da circa 300 stelle brillanti molto vicine tra loro, le cui posizioni e movimenti sono stati misurati con grande precisione dalla missione Gaia dell'Agenzia spaziale europea, nata con l'obiettivo di realizzare la piu' dettagliata mappa 3D della nostra galassia.

I movimenti delle stelle all'interno dell'ammasso sembrano essere turbati da altri oggetti non visibili e l'ipotesi dei ricercatori e' che a produrre queste alterazioni sia la presenza di 2 o forse 3 piccoli buchi neri, con masse di circa una decina quella del Sole, e che nel tempo potrebbero essere stati espulsi dall'ammasso a causa delle interazioni gravitazionali. "Si tratterebbe dei buchi neri piu' vicini a noi, il piu' vicino a noi finora noto - ha concluso Torniamenti - e' Gaia BH1 ed e' 10 volte piu' distante".

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