/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Lo scintillio delle stelle diventa musica cosmica ASCOLTA

Lo scintillio delle stelle diventa musica cosmica ASCOLTA

Le increspature dei gas tradotte in note

28 luglio 2023, 08:43

Benedetta Bianco

ANSACheck

La regione di formazione stellare LH 95, nella Grande Nube di magellano, ripresa dal telescopio spaziale Hubble (fonte: ESA/Hubble) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La regione di formazione stellare LH 95, nella Grande Nube di magellano, ripresa dal telescopio spaziale Hubble (fonte: ESA/Hubble) - RIPRODUZIONE RISERVATA
La regione di formazione stellare LH 95, nella Grande Nube di magellano, ripresa dal telescopio spaziale Hubble (fonte: ESA/Hubble) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ai nostri occhi, le stelle brillano a causa della distorsione indotta dall'atmosfera terrestre, ma gli astri hanno anche un loro scintillio innato, troppo lieve per essere rilevato perfino dai più avanzati telescopi spaziali. Lo ha scoperto il gruppo di ricerca guidato da Evan Anders, dell'americana Northwestern University, che ha per la prima volta ha anche tradotto in musica questo scintillio, dovuto alle increspature dei gas sulla superficie. Pubblicata sulla rivista Nature Astronomy, la musica cosmica è il risultato di simulazioni in 3D che trasformano gli astri in musicisti all'opera in una sorta di studio di registrazione.

Tutte le stelle ospitano al loro interno movimenti disordinati e turbolenti di gas, che si propagano fino alla superficie come onde producendo impercettibili variazioni. Basandosi su studi precedenti che hanno analizzato questo fenomeno, i ricercatori hanno costruito simulazioni per cercare di prevedere con precisione come cambia la luminosità di una stella in seguito a questi movimenti interni. In particolare, hanno usato un filtro che isola le onde che rimbalzano dentro le stelle, paragonabile alle pareti insonorizzate di uno studio musicale di registrazione. Gli autori dello studio hanno poi trasformato le simulazioni in suono, aumentando la frequenza delle onde che sarebbero altrimenti inudibili per l'orecchio umano.



La musica risulta diversa a seconda della dimensione della stella: quelle più massicce suonano un po' come una pistola laser di un film di fantascienza, gli astri di dimensioni intermedie evocano un ronzio in un paesaggio spazzato dal vento, mentre quelli un po' più piccoli producono l'allarme lamentoso di una sirena. Ma tutti questi suoni vengono modificati quando si propagano all'interno del corpo stellare.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza