"L'ultimo referto dell'Istituto Zooprofilattico del Lazio e della Toscana conferma il bracconaggio come causa di morte di Kingsley e arriva dopo quelli di Taylor, Gustav e Otto a novembre e di David e Harald a gennaio. Ma quest'ultima necroscopia, oltre a segnare il numero più alto di vittime nella storia dei due progetti Life guidati dal Waldrappteam dal 2014 a oggi, lascia anche un altro indizio preoccupante. Il corpo di Kingsley, due anni, è stato ritrovato in un uliveto di Albinia, a quattro chilometri in linea d'aria dall'Oasi di Orbetello. Che fino adesso era stata il porto sicuro per tutti gli ibis eremita tornati a solcare i cieli d'Italia dopo 400 anni dalla scomparsa in Europa - si legge nella nota - Il rifugio protetto in cui trascorrere la stagione fredda per poi ripartire alla volta del nord, in cui nessun bracconiere aveva ancora osato mettere piede". Il Parco è ora preoccupato per l'imminente migrazione primaverile che vedrà gli ibis sorvolare l'Italia verso nord.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA