/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Dai ghiacci Artici virus e batteri che viaggiano nel tempo

Dai ghiacci Artici virus e batteri che viaggiano nel tempo

C'è il rischio che diffondano nuove malattie

31 luglio 2023, 13:39

Redazione ANSA

ANSACheck

Dettaglio del permafrost (fonte: Mattias Björkstedt da Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dettaglio del permafrost (fonte: Mattias Björkstedt da Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Dettaglio del permafrost (fonte: Mattias Björkstedt da Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Non è solo uno scenario da fantascienza, ma esiste, ed è meno remoto di quanto si possa pensare, il rischio che possano risvegliarsi virus e batteri rimasti in silenzio per migliaia di anni nel terreno perennemente ghiacciato delle zone Artiche, il permafrost. Questa sorta di viaggio nel tempo di microrganismi potenzialmente capaci di diffondere nuove malattie, con conseguenze sulla salute umana come sugli ecosistemi, è un'altra delle possibili conseguenze dei cambiamenti climatici che anche nell'Artico stanno rendendo le temperature sempre più elevate. Lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista Plos Computational Biology e condotta da Giovanni Strona, del Joint Research Centre della Commissione Europea.

Basato su simulazioni al computer, lo studio indica che è sufficiente il risveglio di una percentuale molto piccola di microrganismi potenzialmente pericolosi per causare danni significativi. Il gruppo di Strona ha riprodotto al computer l'evoluzione di virus antichi che cominciavano a infettare comunità di batteri, confrontando gli effetti prodotti da particolari specie su altre e confrontando i risultati con quelli relativi all'evoluzione di comunità di microrganismi che convivevano pacificamente.

I risultati indicano che, se risvegliati, gli antichi microrganismi aggressivi potrebbero facilmente sopravvivere ed evolversi e, di questi, il 3% potrebbe diventare dominante. Fra questi ultimi, la maggior parte avrebbe comunque un impatto poco importante e solo l'1% potrebbe provocare eventi imprevedibili. Si calcola, per esempio, che potrebbero uccidere fino a un terzo dei loro organismi ospiti, mentre gli altri potrebbero aumentare la biodiversità fino al 12%, rispetto al controllo.

I ricercatori osservano che il rischio legato all'1% degli organismi pericolosi potrebbe sembrare piccolo, ma considerando il numero complessivo di antichi microrganismi regolarmente rilasciati nelle comunità moderne, le possibili epidemie che una percentuale così piccola potrebbe scatenare rappresentano un rischio importante.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza