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Regole d'oro fisioterapia, pazienza e professionista giusto

Regole d'oro fisioterapia, pazienza e professionista giusto

Non aspettare che dolore peggiori. Oggi è la giornata mondiale

ROMA, 08 settembre 2018, 16:39

Redazione ANSA

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Non aspettare che il dolore diventi insopportabile prima di rivolgersi a un professionista, armarsi di pazienza, perché la fretta di recuperare è un'acerrima nemica del lungo percorso riabilitativo, e soprattutto affidarsi alla persona giusta, ovvero a un fisioterapista che abbia ottenuto almeno una laurea triennale in fisioterapia, e avvalersi delle più avanzate metodiche e tecnologie disponibili sul mercato.

Questi alcuni consigli contenuti in un decalogo realizzato in occasione della Giornata Mondiale della Fisioterapia, che si celebra oggi. Tra le 'regole d'oro' proposte dagli esperti anche seguire pedissequamente le istruzioni e i consigli del fisioterapista, che aiuteranno il recupero e la guarigione definitiva e fare i "compiti a casa", cioè esercitarsi.

Praticata già dal 480 a.C. dal padre della medicina Ippocrate, che ideò trattamenti come il massaggio, la manipolazione e l'idroterapia, la fisioterapia non ha mai smesso di sviluppare le proprie conoscenze. Secondo l'Aifi, l'Associazione Italiana dei Fisioterapisti, ogni anno in Italia sono oltre 2 milioni le persone si affidano a uno degli oltre 65mila professionisti per curare dolori e limitazioni del movimento.

"Le tecniche fisioterapiche sono sempre più diffuse e possono curare i dolori provocati da una serie di patologie, tra cui le più comuni sono le tendinopatie o infiammazioni tendinee, le lesioni muscolari, le neuropatie, le capsuliti, le ulcere, le infiammazioni delle radici nervose, le distorsioni, le calcificazioni, il dolore da sovraccarico fino alle patologie della colonna - spiega Angela Amodio, fisioterapista del Salvador Mundi International Hospital -è importante affidarsi a un professionista certificato e aggiornato". Se una volta il fisioterapista aveva infatti solo la propria manualità, oggi vi sono opzioni sempre più avanzate: una si chiama ad esempio Theal Therapy, è un'evoluzione della laserterapia ed è impiegata per trattare tendiniti e lesioni muscolari ma anche dolori legati ad amputazioni, ulcere cutanee e diabetiche, patologie della colonna. 

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