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Efsa, nel 2022 picco del virus del Nilo occidentale

Efsa, nel 2022 picco del virus del Nilo occidentale

Oltre mille i casi in Europa, secondo anno record dopo il 2018

BRUXELLES, 12 dicembre 2023, 11:12

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il 2022 è stato l'anno con il secondo numero più alto di casi di infezioni da virus del Nilo occidentale mai registrato nell'Ue (1.133 casi), dopo il 2018 (1.612). Lo documenta il rapporto annuale dell'Autorità Ue per la sicurezza alimentare sulle malattie infettive trasmesse dagli animali all'uomo. Ma la tendenza generale di infezioni umane nel 2018-22 è stabile.
    I numeri elevati dell'anno scorso potrebbero essere causati da condizioni climatiche più favorevoli all'attività delle zanzare che trasmettono il virus. "Il cambiamento climatico sta aumentando l'ondata di malattie trasmesse da vettori", ha dichiarato Frank Verdonk, responsabile dell'unità Rischi biologici e salute e benessere degli animali dell'Efsa.
    Il numero di focolai di origine alimentare segnalati nell'Ue è aumentato del 44%, passando da 4.005 nel 2021 a 5.763 focolai nel 2022, raggiungendo livelli simili a quelli del periodo pre-pandemia. Le infezioni da campylobacter e salmonella sono state le malattie zoonotiche più frequentemente segnalate nell'Ue, ma il numero di casi è ancora inferiore a quello del 2018-2019.
   

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