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Katalin Karikò, la mamma della tecnica a mRna

Katalin Karikò, la mamma della tecnica a mRna

Sollievo abbia salvato vite.Non scegliere tra lavoro e famiglia

ROMA, 02 ottobre 2023, 12:18

Redazione ANSA

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Katalin Karikò © ANSA/EPA

Katalin Karikò © ANSA/EPA
Katalin Karikò © ANSA/EPA

Una famiglia di umili origini dell'Europa dell'est, anni di studi che sembravano non portare a nessun risultato. Un marito che la ha aiutata a portare avanti il suo sogno: mettere a punto un vaccino basato sull'Rna Messaggero. Ha ricevuto la Laurea Honoris Causa in medicina all'Humanitas Unversity di Milano, Katalin Karikò, biochimica ungherese e senior vice president di BioNTech, la ricercatrice pioniera della tecnologia mRNA utilizzata da Pfizer e Moderna per i vaccini contro il Sars-CoV-2.
    Docente all'Università della Pennsylvania, negli Stati Uniti, Katalin Karikó ha dedicato la sua vita, combattendo contro difficoltà e scetticismo, allo sviluppo di una terapia genica basata sull'mRNA, una molecola che codifica le informazioni genetiche contenute nel DNA. "Con i miei colleghi, insieme ai quali per anni abbiamo portato avanti studi che venivano considerati non convenzionali, ci dicevamo che se i nostri esperimenti avessero salvato anche solo una persona, sarebbe stato un successo", ha raccontato nel discorso tenuto durante l'inaugurazione dell'anno accademico. Alla fine, "ce l'abbiamo fatta ed è per noi un sollievo, oggi, sapere che questi vaccini a cui abbiamo lavorato sono riusciti a salvare tante vite dai gravi effetti del Covid-19".
    Nata in una cittadina a un centinaio di chilometri da Budapest nel 1955, figlia di una contabile e di un macellaio, "ho avuto da giovane grandi insegnanti che mi hanno incoraggiato andare avanti", ha ricordato. Certo, "l'ambiente può intimidire, soprattutto quando si è giovani. Io per esempio ero una ragazza di una piccola città dell'Ungheria arrivata negli Stati Uniti" nel 1985. In queste quasi quattro decadi di studi "in cui non riuscivo a ottenere i risultati che volevo", lo sprone ad andare avanti è arrivato "dall'importanza del pensare in modo critico" e dal "credere in se stessi". In questo percorso Katalin Karikò, ha avuto sempre accanto il marito. "Ci siamo conosciuti mentre studiavamo e mi ha sostenuto passo dopo passo. Si è trasferito in un paese straniero con me, non avevamo soldi e avevamo la nostra figlia di due anni con noi. Lui fece tutto questo per far sì che io potessi continuare le mie ricerche. Mi ha supportato anche a spostarmi in Germania, 8 anni fa per andare avanti con gli studi clinici". Di qui l'appello alle giovani donne: "non dovete scegliere tra la carriera e avere dei figli, ma trovare l'uomo giusto, che tiene ai vostri sogni e supporta le vostre decisioni".
    Il riconoscimento è stato consegnato dal rettore della Humanitas University Marco Montorsi, "per il contributo straordinario dato allo sviluppo di una nuova generazione di vaccini basato su una tecnologia innovativa a mRNA". Mentre i vaccini tradizionali utilizzano una versione indebolita del virus, quelli a base della nuova tecnologia contengono frammenti di mRNA che inducono le cellule a produrre antigeni, ovvero proteine riconosciute come estranee e in grado di attivare il sistema immunitario. Grazie a questi è stato possibile salvare, solo negli Stati Uniti, circa 280.000 vite ed evitare oltre un milione di ospedalizzazioni. Ma anche abbattere i costi di produzione e consentire la distribuzione di grandi quantità di dosi in tempi molto più rapidi di quanto fosse prima stato possibile.
    "Una grande lezione" in questo percorso, ha concluso la scienziata, "me l'ha data mia figlia quando faceva la scuola elementare. Aveva scritto una lettera di ringraziamento alla sua maestra. Io avevo 35 anni e non ne avevo mai scritta nessuna. Ma da quel giorno tutto è cambiato. Mi ha fatto capire l'importanza di mostrare gratitudine a coloro che ci hanno lasciato degli insegnamenti. Con questo voglio dire: non esitate a imparare da chiunque, anche una bambina di 7 anni può insegnarci qualcosa".
   
   

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