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Sindacato medici, tutelare la salute non è priorità del governo

Sindacato medici, tutelare la salute non è priorità del governo

Onotri (Smi),scarse risorse per la sanità e definanziato il Pnrr

ROMA, 20 settembre 2023, 10:52

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"La coperta dei finanziamenti è corta, mentre il Governo sceglie altre priorità, ma non quella di tutelare la salute dei cittadini". Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza "viene rivisitato e definanziato sulle misure per la sanità e intanto nel Paese si accentua la mancanza di personale medico". A lanciare un nuovo "grido di allarme per le sorti della sanità pubblica e della medicina generale" è Pina Onotri, segretario generale del Sindacato medici italiani.
    "Siamo molti allarmati - spiega la sindacalista - dallo scenario che si sta delineando in vista della presentazione del Nadef (Nota di aggiornamento al Def) che sarà presentata, entro fine mese e poi con il varo della Legge di Bilancio a fine anno". Si prevedono scelte, per la Onotri, "che non tengono conto di come cresce il divario fra la fuoriuscita del personale dal Servizio sanitario nazionale dovuto a pensionamenti e l'effettiva possibilità di assunzione. Allo stesso tempo non vediamo segnali incoraggianti per il rinnovo del prossimo Accordo Collettivo Nazionale (Acn) della medicina generale triennio 2019/2021, che speriamo di chiudere in fretta per il recupero economico di anni di arretrati, per incominciare poi il confronto sulla tornata contrattuale attuale".
    Senza incentivi economici, nuove norme sulle tutele, misure per una sburocratizzazione e politiche di parità di genere, "è molto difficile un vero rilancio della professione medica". A fronte di questo, lo Smi chiede alla politica "un serio intervento legislativo" per incentivare la professione medica.
    "Non possiamo più tollerare - conclude Onotri - la fuga dei nostri medici, prima nei paesi del nord Europa e ora negli Emirati del Golfo, in cerca di condizioni di vita professionali più dignitose mentre continuiamo ad importarne dall'estero".
   
   

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