Sono 3mila le firme raccolte
finora in Friuli Venezia Giulia dalla campagna "Liberi subito",
che chiede una legge regionale che garantisca il diritto a
ottenere un aiuto medico alla morte volontaria.
A comunicare il dato oggi, a Trieste, è stata Raffaella
Barbieri, coordinatrice della campagna a livello regionale,
durante un banchetto informativo organizzato nel centro
cittadino.
L'obiettivo, ha ricordato, "è arrivare a 5mila firme. La
risposta delle persone è sempre molto positiva, quando si va
nelle piazze e nelle strade e si parla di diritti che dovrebbero
essere trasversali".
A Trieste oggi, oltre al banchetto per le firme, sono stati
diffusi anche depliant e volantini dove si sottolinea che "le
persone che, nella piena capacità di autodeterminarsi, intendono
interrompere la propria vita perché affette da patologie
irreversibili, rimangono in attesa di Asl e Comitati etici
territoriali, che per svolgere le loro funzioni di verifica
delle condizioni possono impegnare anche mesi. Un tempo che
molte persone malate non hanno". Da qui l'esigenza, portata
avanti dalla campagna, "di una proposta di legge regionale
'Liberi Subito'".
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