"Le aziende attive nella gestione dei
rifiuti ospedalieri, per supportare adeguatamente le strutture
sanitarie più colpite dall'emergenza COVID-19, hanno triplicato
le attività di raccolta e gestione rifiuti presso i nosocomi,
aumentando personale e mezzi impegnati nelle operazioni. Il
sistema rischia di collassare nel giro di pochi giorni, senza un
adeguato supporto e riconoscimento da parte delle Istituzioni".
Lo scrivono in una nota le Associazioni FISE Assoambiente (che
rappresenta le imprese di igiene urbana, riciclo, recupero e
smaltimento di rifiuti urbani e speciali ed attività di
bonifica) e FISE UNICIRCULAR (che rappresenta le Imprese
dell'Economia Circolare).
"Nell'attuale grave situazione di emergenza epidemiologica
dovuta alla diffusione del COVID-19 - spiegano le due
associazioni di categoria -, gli oltre 90.000 addetti delle
imprese della gestione dei rifiuti stanno continuando a
garantire i servizi pubblici ed essenziali di raccolta e
gestione dei rifiuti urbani e speciali.
Chiediamo alle istituzioni impegnate, come noi, nella lotta
al virus di garantirci, in questa fase di emergenza, certezza ed
adeguato supporto per gestire al meglio le inevitabili
difficoltà operative che si sono determinate". Assoambiente e
Uncircular chiedono al governo "una moratoria riguardo le
prossime scadenze degli adempimenti ambientali", di "consentire
alle aziende di effettuare le necessarie scelte organizzative ed
operative per sopperire alle carenze del personale" e di
"chiarire definitivamente a livello nazionale che la gestione
dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse e,
pertanto, le limitazioni generali alle attività economiche non
si applicano a tale attività".
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