"Noi abbiamo costruito il nostro
sistema di welfare sociale negli anni '50 quando eravamo in una
fase di crescita e tantissimi giovani. Adesso quel modello di
welfare non può più funzionare". Così Alessandro Rosina, docente
di demografia e statistica sociale alla facoltà di economia
dell'Università Cattolica di Milano, nel corso dell'evento
'Caregiver, mutamenti demografici e nuove esigenze di tutela in
una società in cambiamento'.
L'iniziativa è organizzata da Intesa Sanpaolo presso lo
spazio eventi del grattacielo Gioia 22. "Dobbiamo prepararci -
aggiunge Rosina - al 2050 con una elevata popolazione di
settantacinquenni. E dobbiamo fare in modo di far vivere bene
quella popolazione. C'è un grande cambiamento che attraversa
tutto il mondo con la transizione demografica. Ci sono squilibri
demografici che rendono sempre più difficile affrontare i costi
dell'assistenza degli anziani. La pandemia ha creato un
ulteriore clima di incertezza. La sfida di vivere bene in età
avanzata riguarda tutte le economie mature. In una transizione
verso la longevità, quindi, serve una collaborazione tra le
generazioni per trovare soluzioni per questi cambiamenti. Nel
futuro non possiamo pensare di avere un welfare che sia solo
protezione ma che ci sia anche supporto e ausilio alle persone".
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