Affermare che si avrà un vaccino per
il Covid-19 entro fine anno "è un grave disservizio per il
pubblico", che addirittura "potrebbe danneggiare la lotta alla
pandemia". Lo ha affermato, in una intervista alla Harvard
Business Review, Kenneth Frazier, ceo della compagnia Merck.
Sentendo parlare di un vaccino a breve termine, afferma
Frazier, il pubblico potrebbe ignorare le misure di
distanziamento. "Quello che mi preoccupa - ha aggiunto - è che
le persone sono così desiderose di tornare alla normalità che ci
stanno spingendo ad andare sempre più velocemente. Ma alla fine
se si userà un vaccino su miliardi di persone è meglio sapere
bene che cosa fa".
Gli ostacoli, precisa il Ceo di Merck, che ha un candidato
vaccino in sviluppo che è ancora in fase preclinica, sono sia di
tipo scientifico che logistico. "Tipicamente servono diversi
anni per lo sviluppo, noi abbiamo ottenuto il via libera al
nostro vaccino per la parotite in quattro anni, un record, e
quello per Ebola ha impiegato cinque anni e mezzo - spiega -.
Negli ultimi 25 anni le compagnie farmaceutiche hanno sviluppato
solo sette vaccini veramente nuovi. Inoltre la produzione e la
distribuzione rappresentano una sfida ancora maggiore. Perchè
serve così tanto? Prima di tutto serve una rigorosa valutazione
scientifica. E in questo caso non abbiamo ancora capito il virus
e come colpisce il sistema immunitario".
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