Una app per smartphone che aiuta a
proteggere le future madri e i nascituri dal diabete
gestazionale. E' stata sviluppata dal centro di ricerca
sanitaria detto e-Health, dall'ente scientifico nazionale
australiano Csiro e da operatori sanitari del Redland Hospital
di Brisbane. Le donne in gravidanza vi possono registrare dati,
come le letture del zucchero nel sangue, che vengono mandati
direttamente agli operatori sanitari.
Da non confondere con il diabete di tipo I, il diabete
gestazionale consiste in un'alterazione del metabolismo del
glucosio e si verifica solo in gravidanza. Si tiene sotto
controllo con la dieta e in casi limitati con il ricorso
all'insulina. Se non trattata può essere letale e ha il
potenziale di causare nascite premature, neonati in sovrappeso e
gestosi, o preeclampsia, una condizione correlata all'aumento
della pressione sanguigna e delle proteine nelle urine della
madre e potenzialmente letale sia per la donna sia per il feto.
"Sono già in uso altre app attraverso la gravidanza, con dati
sulle dimensioni del nascituro e su altre tappe importanti,
questa si aggiunge senza richiedere un maggiore impegno da parte
della futura madre", ha detto all'emittente nazionale Abc il
responsabile del progetto David Hansen, specialista di
tecnologia dell'informazione nelle cure alla salute.
"Questa app cattura anche informazioni sull'esercizio fisico,
il che è importante nel gestire il diabete gestazionale.
Possiamo anche catturare e misurare altri fattori di rischio.
Mette i dati, appena inseriti, a disposizione della squadra di
terapia".
Hanno finora partecipato alle sperimentazioni 40 donne, con
ottimi risultati, aggiunge Hansen, osservando che i telefoni
cellulari stanno diventando una parte importate della gestione
della salute. "Le persone rispondono bene quando hanno a
disposizione una app mirata che li aiuta a gestire le proprie
condizioni di salute, quindi penso che vedremo sempre più
sviluppi in questo campo".
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