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Tagliando nervo lesionato pazienti muovono arto paralizzato

Tagliando nervo lesionato pazienti muovono arto paralizzato

Scienziati cinesi hanno allacciato un altro nervo sano al braccio

ROMA, 21 dicembre 2017, 16:07

Redazione ANSA

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Tagliando nervo lesionato pazienti muovono arto paralizzato - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tagliando nervo lesionato pazienti muovono arto paralizzato - RIPRODUZIONE RISERVATA
Tagliando nervo lesionato pazienti muovono arto paralizzato - RIPRODUZIONE RISERVATA

Scienziati cinesi hanno ridato a pazienti con un braccio parzialmente paralizzato la possibilità di muoverlo e usare la mano - prima incapace di compiere qualunque azione - per esempio per allacciarsi le scarpe o adoperare lo smartphone, con un intervento che consiste nel tagliare il nervo danneggiato e allacciare un nervo sano (sempre presente in quella zona del corpo del paziente) alle terminazioni nervose dell'arto paralizzato.
    La sperimentazione è stata resa nota sul New England Journal of Medicine ed è stata condotta da Wen-Dong Xu dell'ospedale Huashan di Shanghai, un esperto del settore.
    I medici hanno coinvolto 36 pazienti reduci da ictus o lesioni cerebrali di altra origine, tutti con un braccio semiparalizzato e inutilizzabile per via di spasmi incontrollati dovuti a attività involontaria del nervo danneggiato che collega il braccio al cervello.
    Gli esperti hanno reciso il nervo danneggiato di 18 dei 36 pazienti; gli altri 18, invece, hanno solo seguito un normale programma di riabilitazione.
    Poi gli esperti hanno collegato un nervo sano (normalmente presente nella regione cervicale della colonna vertebrale) al braccio dei 18 pazienti operati. Nell'arco di un anno di osservazione i 18 pazienti trattati chirurgicamente hanno riguadagnato possibilità di movimento e utilizzo dell'arto paralizzato.
    Ma secondo scienziati Usa che hanno scritto un commento al lavoro sul New England, bisogna capire quale sia la vera origine dei miglioramenti della motilità del braccio dei pazienti operati. Secondo gli esperti, infatti, l'efficacia del trattamento chirurgico potrebbe dipendere semplicemente dal fatto che il nervo danneggiato viene reciso, mettendo fine dunque agli spasmi e ai movimenti incontrollati dell'arto stesso; mentre resta da chiarire se vi sia un reale effetto dalla connessione del nervo sano all'arto.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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