Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Arriva il formaggio per pazienti con insufficienza renale

Arriva il formaggio per pazienti con insufficienza renale

Brevetto Policlinico Milano, si basa su metodo cattura fosfati

ROMA, 12 aprile 2022, 15:26

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

I pazienti con insufficienza renale o in dialisi devono seguire una dieta rigida, con molte privazioni, tra cui evitare i formaggi per non assumere troppi fosfati. Questo divieto potrebbe presto essere 'revocato' grazie a una nuova tecnologia, chiamata FriP, che consente di produrre formaggi i cui fosfati non vengono assorbiti dall'intestino ma vengono eliminati dallo stesso organo, ed è addirittura in grado di evitare l'assorbimento di quelli contenuti in altri alimenti: in questo modo il paziente può tornare a mangiare prodotti caseari e ha un migliore controllo sulla propria salute senza assumere ulteriori farmaci. A brevettare il metodo FriP è Gianluigi Ardissino, specialista della Nefrologia, Dialisi e Trapianto pediatrico al Policlinico di Milano insieme ad Antonio Groppelli, imprenditore di prodotti caesari. Il brevetto, registrato proprio dal Policlinico, è stato concesso gratuitamente ad alcune aziende casearie per favorirne la diffusione sul territorio: l'obiettivo è di migliorare il più possibile la qualità di vita delle persone con patologie renali e in particolare ai dializzati, ai quali i formaggi sono pressoché proibiti per ragioni di salute.
    "I pazienti in dialisi o che hanno un'insufficienza renale devono seguire una dieta con molte privazioni - spiega Ardissino - perché i loro reni non riescono più a smaltire adeguatamente le scorie in eccesso. Ad esempio devono fare attenzione a certe verdure per non accumulare troppo potassio, e devono evitare i formaggi per non assumere troppi fosfati, che se si accumulano nel sangue portano ad una aterosclerosi precoce". L'intuizione alla base della tecnologia FriP è venuta al medico da un collegamento mentale basato su un ricordo, quello dei neonati con problema renale alla nascita: negli anni '90 i medici aggiungevano al loro latte del carbonato di calcio, un integratore alimentare naturale capace di 'catturare' i fosfati, neutralizzandoli. Questo processo tecnicamente si chiama chelazione e porta ad eliminare i fosfati attraverso l'intestino, evitando così di sovraccaricare i reni. Il formaggio prodotto col metodo FriP funziona allo stesso modo: viene arricchito con carbonato di calcio così da bloccare i fosfati nell'alimento già durante la produzione, e da chelare (cioè eliminare) quelli eventualmente contenuti in altri alimenti, se assunti a poca distanza dal formaggio FriP.
    "La tecnologia FriP potrebbe avere un impatto significativo sulla qualità di vita dei pazienti con insufficienza renale - commenta Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano - un dializzato in media ha 60-75 anni, e quando la sera torna a casa magari sfinito da una dialisi pesante deve pure seguire una dieta in cui gli sono vietate tante cose. In mezzo a tante privazioni, poter offrire un alimento sano invece che una pillola in più dà il vero senso del nostro mestiere: quello di fare ricerca, trovare nuove soluzioni ai problemi di salute e metterle immediatamente a disposizione delle persone". "Il prossimo passo - aggiunge Marco Giachetti, presidente dell'Ospedale - sarà quello di utilizzare il latte proveniente dalle cascine dell'Ospedale per avviare una produzione autonoma del FriP a marchio Ca' Granda, con filiera biologica, corta e garantita aumentando ulteriormente il nostro supporto ai pazienti nefropatici dell'area milanese e lombarda".
    In questo momento qualche formaggio prodotto con la tecnologia FriP è disponibile in via sperimentale, grazie all'interessamento delle associazioni di pazienti. L'obiettivo, dopo questa fase di test, è rendere i prodotti FriP disponibili su scala più ampia, per migliorare la qualità di vita dei pazienti con patologie renali.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza