Horacio Pagani si ispira da sempre a Leonardo da Vinci, vuole far camminare arte e scienza mano nella mano. E' alla ricerca, in ogni vettura prodotta dall'atelier di San Cesario sul Panaro, della massima espressione della creatività. Qualcosa di unico, esclusivo, realizzato con pezzi altrettanto unici. Ogni dettaglio delle sue hypercar è una sfida tecnica ed estetica. Con questa filosofia, due anni dopo l'Utopia Coupé nasce la Utopia Roadster, svelata in estate alla Monterey Car Week in California e presentata, nella tonalità Rosso Habanero, nella sede dell'azienda modenese alla stampa italiana e internazionale.
Ne saranno prodotti centotrenta esemplari, destinati ai clienti di tutto il mondo, con un prezzo di partenza di 3,1 milioni di euro al netto delle imposte locali. I primi ad ordinarla potranno averla ad aprile 2025, gli ultimi nel 2027.
Sono già state tutte vendute e la possibilità di personalizzazione è sterminata. Il rapporto coi clienti è un faro: "Abbiamo cercato di dialogare con loro, cercando di interpretare i loro desideri. Ci chiedevano una macchina più leggera possibile", ha spiegato il fondatore italo-argentino. Il peso è stata probabilmente la sfida principale di entrambe le versioni di Utopia. La tecnologia applicata alla Roadster ha consentito di mantenere la stessa leggerezza della Coupé, fermandosi a 1.280 chili, un dato eccezionale per una vettura di queste dimensioni, equipaggiata con un motore V12, realizzato in collaborazione con gli ingegneri di Mercedes-Amg. Ogni motore è interamente assemblato da un unico artigiano.
Nella Utopia non c'è batteria, né sistema ibrido. Ma ci sono una potenza di 864 cavalli e una coppia di 1.100 Nm, "la coppia di un trattore" ha sintetizzato Pagani. E c'è il cambio manuale, pezzo di design ultramoderno, ma che mantiene la meccanica tradizionale ed è controllato da una leva con griglia in titanio. Con lo specialista britannico Xtrac Pagani ha progettato una trasmissione capace di gestire la coppia del V12 biturbo. Per chi predilige le cambiate fulminee è disponibile il cambio robotizzato Amt, con le palette al volante. Sono stati a clienti a chiedere la fedeltà al V12 e il cambio manuale.
"Quando siamo partiti con Utopia - ha raccontato Pagani - il primo progetto presentato era un V8 ibrido da più di mille cavalli, molto bello. Abbiamo iniziato un'indagine con i clienti: non volevano l'ibrido e non volevano il v8". E per il cambio "abbiamo accettato la sfida - ha detto - con la riserva di farla provare, prima di decidere se comprare l'auto, con il cambio manuale o con il cambio 'a paletta'. Quasi il 70%, dopo averla provata, l'ha ordinata così".
La leggerezza si è ottenuta grazie a una monoscocca in carbo-titanium completamente riprogettata per ottimizzare rigidezza e resistenza, senza ricorrere ai pesanti rinforzi generalmente necessari quando si elimina il tetto. La rigidezza, assicurano in Pagani, crea un legame diretto tra il conducente e la strada, dando l'impressione che la mano sul volante tocchi direttamente l'asfalto, percependone le variazioni di rugosità e aderenza. La leggerezza permette reazioni immediate e si traduce in agilità in curva.
Poi c'è il volante, ricavato dal pieno. A un primo sguardo potrebbe quasi sembrare ordinario, con la corona spessa, completata dagli inserti in pelle. Ma la corona, le razze e il mozzo sono un unico pezzo di metallo leggero. Una fresatrice a cinque assi lavora ininterrottamente per 28 ore, partendo da un blocco di 43 kg per ottenere un oggetto di circa 1,6 kg, la cui differenza viene reimpiegata come materiale riciclato per altri settori industriali. Un esperto artigiano rifinisce a mano, lucida personalmente e ispeziona con cura ogni volante. Avviene anche grazie alla recente rinascita della Modena Design, azienda storica di proprietà Pagani, che oggi permette di avere il controllo di ogni aspetto della produzione delle componenti in alluminio, titanio e metalli speciali.
La strumentazione analogica dell'Utopia Roadster vuole recuperare un modo di relazionarsi con il conducente abbandonato con l'avvento dei display digitali, richiamandosi all'alta orologeria: il grande tachimetro e il grande contagiri, che mostrano una parte degli ingranaggi, offrono un collegamento diretto alla strada e al motore.
Pirelli fornisce poi per la nuova Roadster di Pagani pneumatici dotati di sensoristica avanzata nella parte interna del battistrada, perché diventino "punti di dialogo" con l'asfalto. Grazie al sistema 'Cyber Tyre' i sensori delle gomme inviano informazioni ai sistemi di controllo di stabilità del veicolo, tra cui Abs, Esp e controllo di trazione, per garantire le massime prestazioni e la più elevata sicurezza in base alle condizioni di guida.
La sicurezza è un altro aspetto sottolineato dal fondatore: nonostante ai produttori di volumi molto bassi siano concesse diverse esenzioni, Pagani ha costruito l'Utopia rispettando le normative più severe al mondo, superando più di 50 crash test, per ottenere la certificazione a livello globale.
Per le forme, ci si è ispirati a riferimenti anche non automobilistici: la profilatura dei fari e degli accessori delle Vespa, lo stile delle biciclette italiane Bianchi degli anni '50 e le curve dei motoscafi Riva. Il risultato è qualcosa che fonde insieme moderno e antico, arte e scienza. E fantascienza.
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