Il governatore della
California, Gavin Newsom, ha firmato una legge volta a evitare
aumenti improvvisi nei prezzi della benzina: è l'ultima mossa
del democratico nella battaglia contro l'industria petrolifera
sulle tariffe dell'energia. I californiani pagano più di tutti
gli altri americani ai distributori, anche perché le accise e le
norme ambientali gonfiano il prezzo del carburante qui più che
altrove. Secondo la Aaa (omologa dell'italiana Aci), ieri il
prezzo medio per la benzina senza piombo era 4,68 dollari al
gallone, rispetto alla media nazionale di 3,20 dollari.
Newsom non ha abbassato le accise o le tasse. La nuova legge
agisce a monte, sul prezzo di produzione della benzina. Da oggi
le autorità statali che regolano il prezzo finale del carburante
possono obbligare le raffinerie a mantenere una certa quantità
di gas a disposizione per evitare aumenti improvvisi dei prezzi,
quando le raffinerie si fermano per manutenzione.
Newsom ha criticato l'industria petrolifera per le pressioni
volte a impedire l'approvazione di questo testo da quando le
camere del parlamento di Sacramento hanno cominciato a studiarlo
in agosto: "Continuano a mentire e a manipolare. Stanno
raccogliendo profitti senza precedenti solo perché nessuno
glielo impedisce", ha detto Newsom, che tra due anni vedrà
scadere il suo secondo mandato alla guida del Golden State e da
sempre coltiva ambizioni presidenziali.
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