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Frena l'utile di Generali, 2 miliardi nel semestre

Frena l'utile di Generali, 2 miliardi nel semestre

Buyback da 500 milioni, Donnet al lavoro sul prossimo piano

MILANO, 09 agosto 2024, 20:03

Marcella Merlo

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 Frena a 2 miliardi (-13,1%) l'utile netto normalizzato di Generali nel primo semestre, in linea con le attese del mercato, che si confronta con un analogo periodo dell'anno scorso che aveva beneficiato per 193 milioni della vendita di un immobile a Londra nei primi tre mesi e di voci non ricorrenti per 112 milioni nel secondo trimestre. Senza queste partite il risultato netto normalizzato risulta stabile.
Complice un patrimonio solido (Solvency ratio al 211%, 209% il dato aggiornato al 6 agosto) il gruppo assicurativo può così dare il via al buyback da 500 milioni di euro, che partirà il 12 agosto, per remunerare i suoi azionisti, confermando questo e altri obiettivi del piano che si conclude a dicembre. I vertici del Leone, guidati dal ceo Philippe Donnet, stanno già lavorando al nuovo piano strategico da presentare in un investor day il 30 gennaio a Venezia, nel quale non mancherà il capitolo M&A.
L'utile netto normalizzato è sceso in particolare nel secondo trimestre a 906 milioni (-17,7%) ed è previsto diminuisca ancora nel trimestre in corso per i danni dalle tempeste e alluvioni che avvengono soprattutto d'estate. Tanto che nell'intero anno l'impatto sui conti del gruppo dagli eventi catastrofali è previsto sia di circa 900 milioni (meglio di 1,12 miliardi dell'anno scorso).
Ha fatto invece un nuovo passo avanti a 3,7 miliardi (+1,6%) il risultato operativo nei primi sei mesi, trainato dall'utile operativo Vita (+7,8% a 1.955 milioni) più che da quello del ramo Danni (-6,7% a 1.728 milioni). Nel complesso i premi lordi sono saliti 50,1 miliardi (+20,4%) sia per il deciso sviluppo del segmento Vita (+26,6%), dove la raccolta netta è tornata positiva per 5,1 miliardi (da -870 milioni), sia del Danni (+10,5%), aiutato dall'aumento dei prezzi, anche superiori all'inflazione, delle polizze rc auto che proseguirà di pari passo con una dinamica inflattiva in rallentamento. All'utile operativo del gruppo ha dato un contributo crescente pure l'asset & wealth management (+19,4% a 566 milioni) non solo da Banca Generali ma anche per il consolidamento di Conning.
"Grazie alla continua crescita del risultato operativo e al ritorno a flussi netti fortemente positivi nel Vita, i nostri risultati confermano la resilienza di Generali, l'efficacia della nostra strategia e la capacità di generare valore per tutti gli stakeholder anche in un contesto macroeconomico e geopolitico complesso", ha commentato Donnet che ha escluso altre grandi acquisizioni negli ultimi mesi del piano attuale: "Visto che siamo molto vicini alla fine dell'anno, adesso stiamo lavorando per il prossimo ciclo strategico quindi non vedo possibilità di M&A significativa e rilevante prima della fine di questo piano". Nel prossimo piano continuerà a essere sviluppato il comparto della gestione del risparmio. "Non abbiamo cambiato idea, siamo convinti della potenza dell'abbinamento fra life insurance e asset management come lo fanno tutte le compagnie di assicurazione vita nel mondo" e "siamo convinti che per Generali è la strada giusta, quindi andremo avanti su questa strada", ha indicato il numero uno del Leone a proposito del risiko in corso nell'asset management.
Di certo il manger francese è pronto a guidare il gruppo nel prossimo triennio. "Per quanto riguarda la mia candidatura sono molto orgoglioso dei risultati che abbiamo portato a casa in questi ultimi anni. Abbiamo implementato con successo tre piani strategici. E siamo focalizzati sulla preparazione del prossimo", è stata la sua risposta sulla disponibilità a ricandidarsi come ceo in vista dell'assemblea di aprile per il rinnovo del cda. 

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