Le grandinate che hanno colpito in
questi giorni Torino hanno prodotto danni a numerose vetture
parcheggiate in strada, con conseguenze soprattutto per
cristalli e carrozzeria. Lo afferma Federcarrozzieri,
l'associazione che rappresenta le autocarrozzere italiane. "La
grandine che si è abbattuta su Torino ha provocato ammaccature,
bolle da grandine, rottura dei cristalli, fino a veri e propri
buchi sulla carrozzeria, con costi non indifferenti per gli
automobilisti" spiega il presidente Davide Galli.
"La spesa per la riparazione delle auto colpite da grandine
variano da un minimo di 900 euro per piccoli interventi e
possono arrivare - aggiunge Galli - fino a 10mila euro per auto
di grandi dimensioni che hanno subito danni importanti alla
carrozzeria. Non tutte le auto, poi, sono coperte da apposita
polizza assicurativa che, anche se presente, spesso prevede
franchigie e scoperti anche consistenti. In caso di copertura
assicurativa i tempi delle riparazioni, inoltre, sono sempre più
lunghi e possono superare gli 8 mesi: la prassi delle compagnie
assicurative di obbligare gli automobilisti a eseguire gli
interventi presso le carrozziere da loro indicate crea un
effetto 'imbuto' che allunga le tempistiche".
Federcarrozzieri parla di un trend in costante crescita
nell'ultimo decennio, che prosegue anche nel 2024. I dati
ufficiali hanno registrato lo scorso anno ben 1.468 grandinate
intense sul territorio italiano, con 596 casi di grandine "molto
grande" e 67 episodi di chicchi "giganti". In base ai dati
raccolti dall'associazione, negli ultimi 10 anni in Italia le
richieste di intervento per danni alle vetture causati da eventi
meteo estremi sono cresciute del 50%: in testa alle regioni col
maggior numero di riparazioni legate a tali problematiche
troviamo il Veneto, seguito da Lombardia, Piemonte ed Emilia
Romagna, che tutte assieme rappresentano quasi il 70% del totale
delle richieste per "danni da meteo" pervenute alle carrozzerie
italiane.
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