"Occorrono indicazioni chiare sulle
politiche ambientali e doganali della Ue, che influenzano
profondamente strategie industriali e investimenti delle case
automobilistiche, in un contesto di transizione complesso dove
operatori e clienti hanno più che mai bisogno di certezze.". Lo
chiede l'Unrae. "In particolare, è urgente che venga definita e
implementata una strategia sui supporti alla transizione
energetica, con un orizzonte temporale di almeno 2-3 anni.
Questo permetterebbe a consumatori e imprese di programmare gli
acquisti, evitando che nuovi stop & go creino incertezze al
mercato". spiega il direttore generale Cardinali.
Secondo Cardinali, in Italia "è urgente che venga definita e
implementata una strategia sui supporti alla transizione
energetica, con un orizzonte temporale di almeno 2-3 anni.
Questo permetterebbe a consumatori e imprese di programmare gli
acquisti, evitando che nuovi stop & go creino incertezze al
mercato".
L'Unrae ribadisce, inoltre, la necessità di intervenire sul
regime fiscale delle auto aziendali, fermo in Italia agli anni
'90, che penalizza tutte le imprese italiane nel confronto con
le concorrenti europee. Fondamentale agire su detraibilità Iva e
deducibilità dei costi, modulandole in funzione delle emissioni
di CO2, riducendo anche il periodo di ammortamento a 3 anni.
L'Unrae ricorda, infine, che sono state definite dal governo le
procedure per la concessione dei 20 milioni di euro destinati ai
contributi per l'acquisto e l'installazione di infrastrutture di
ricarica domestiche, private e condominiali per il 2024. Le
domande per i contributi possono essere presentate tramite la
piattaforma Invitalia dall'8 luglio.
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