"Chiediamo al Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti di intervenire direttamente per
quanto gli compete per la risoluzione di una problematica che
coinvolge, secondo le due liste pubblicate sul proprio sito, ben
164.347 auto solo in Italia e quindi un numero di cittadini ben
più alto, e al Gruppo Stellantis di mettere a disposizione auto
di cortesia a chiunque le richieda". Lo afferma in una nota il
direttore del Centro di ricerca e tutela dei consumatori e degli
utenti (Crtcu) Carlo Biasior in merito alla campagna di richiamo
di oltre 600.000 vetture prodotte tra il 2009 e il 2019 avviata
da Citroen per un difetto agli airbag prodotti dalla giapponese
Takata.
Il richiamo, ricorda il Crtcu, è iniziato già da alcuni mesi
da parte della società del Gruppo Stellantis che ha invitato i
proprietari a non guidare le auto, fornendo indicazioni su come
agire. Stellantis avrebbe anche confermato la disponibilità di
auto di cortesia per il tempo necessario alla sostituzione degli
airbag. "In realtà - segnala il Centro di ricerca e tutela dei
consumatori e degli utenti - al Crtcu risulta, per le
segnalazioni arrivate ai propri uffici, che ad oggi, dopo
diversi mesi dal ricevimento delle lettere di richiamo, il
problema non sia risolto, e gran parte dei clienti siano
abbandonati a loro stessi. Non risulta inoltre, a parte alcuni
rari casi, che abbiano ricevuto l'auto di cortesia promessa
dalla casa madre".
Il direttore del Crtcu Biasior afferma anche che "i
consumatori necessitano di informazioni certe sulle modalità e
soprattutto sulle tempistiche delle sostituzioni - non è
accettabile che chi segua la procedura definita dall'azienda
resti poi senza informazione alcuna".
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