I rincari delle tariffe Rc auto sono
legati essenzialmente ai cambiamenti apportati dalle compagnie
di assicurazioni nella gestione dei sinistri stradali. Lo
afferma Aiped, Associazione Italiana Periti Estimatori Danni,
che il prossimo 14 febbraio presenterà un apposito documento al
Mimit nel corso della riunione indetta dalla Commissione di
allerta rapida sui prezzi.
"Le imprese assicurative - sostiene l'Aiped - hanno messo
mano alla gestione della stima del danno" e "appaltano
l'accertamento dei danni a società di capitali con vastissime
aree di competenza territoriale denominate, impropriamente,
'Authority'. Questi soggetti, non sottoposti al controllo
dell'Ivass, gestiscono l'accertamento e la stima dei danni per
lo più da remoto, anche con l'impiego di personale non abilitato
allo svolgimento dell'attività tecnica che, come noto, può
essere eseguita solamente da tecnici specializzati".
L'Aiped spiega quindi che "le valutazioni dei costi di
riparazioni vengono effettuate sistematicamente sulla base di
documentazione fotografica o video, senza ispezionare il
veicolo, con una visione quindi bidimensionale e non
tridimensionale del danno, in assenza di misurazioni e controlli
tramite contatto visivo e fisico". In sintesi, sottolineano i
periti, anche a voler ritenere affidabili i dati difficilmente
verificabili sul costo dei sinistri forniti dalle imprese
assicurative, è evidente che le politiche fin qui adottate
(risarcimento diretto, canalizzazione forzata, provider,
marginalizzazione della figura del perito assicurativo) non
hanno portato ad una riduzione dei costi ma, al contrario, ad un
notevole incremento".
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