/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Allarme dell'Anfia,70mila posti a rischio in Italia

Allarme dell'Anfia,70mila posti a rischio in Italia

Fiom e Fim, subito un confronto con governo e imprese

08 giugno 2022, 22:25

Amalia Angotti

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA

E' quasi generale l'alzata di scudi in Italia contro il via libera dell'Europarlamento allo stop di auto nuove a benzina e diesel nel 2035. Protestano l'Anfia, gli industriali, il mondo politico, mentre i sindacati chiedono l'apertura del confronto sulla transizione. Unica voce fuori dal coro è quella della Cgil Piemonte, che considera la decisione europea "un'opportunità da sfruttare". "Sono 70.000 i posti di lavoro a rischio nell'industria automotive, legata alla produzione di componenti che non serviranno per l'elettrico", è il nuovo allarme dell'Anfia. "L'elettrico a oggi non è in grado di compensare la perdita di posti di lavoro, non basta costruire colonnine di ricarica o altri componenti.
    Servono piuttosto azioni per portare in Italia pezzi di filiera legati alla produzione di batterie per le auto elettriche", spiega il direttore dell'associazione Gianmarco Giorda. "E' una soluzione molto ideologica e poco realistica", commenta da parte sua il viceministro allo Sviluppo Economico, Gilberto Pichetto. "E' difficile immaginare - osserva - come sarà il 2035. Continuo a non immaginare il Gran Premio di Monza senza il rombo del motore delle auto in pista. Bisognava ridurre le emissioni in modo graduale tenendo conto della realtà che stiamo vivendo". Anche per il presidente degli industriali torinesi "è un durissimo colpo per il settore automotive: il voto del Parlamento Europeo ribadisce un'impostazione ideologica a favore dell'elettrico e pone in serio rischio la filiera dell'auto italiana e continentale". I sindacati intanto chiedono al governo di aprire un confronto. Il segretario nazionale della Fim, Ferdinando Uliano, sollecita "l'immediata convocazione del tavolo ministeriale dell'automotive". "E' fondamentale - spiega - non perdere ulteriore tempo davanti a una transizione epocale che mette a rischio, se non governata, oltre 75 mila posti di lavoro nel nostro Paese". Anche Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil, chiede che "parta subito con il confronto tra governo, sindacati e imprese. Il silenzio del Governo è ormai insostenibile e non si spiega nel momento in cui sindacati e sistema delle imprese insieme stanno chiedendo e sollecitando l'apertura di un tavolo specifico con la presidenza del consiglio e i ministri competenti". Dal canto suo Giorgio Airaudo, segretario generale della Cgil Piemonte, invita "il sistema industriale italiano legato alla produzione dell'endotermico a non perdere l'occasione e ad adeguarsi sfruttando l'occasione di innovare". "E' inutile - afferma - fare gli ultimi del vecchio processo produttivo. Conviene approfittare del salto tecnologico. Senza lasciare indietro nessuno".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza