E' nulla la deliberazione del maggio
scorso con la quale il ministero dei Trasporti, nel disporre sul
tema della riduzione dei pedaggi autostradali per transiti
autostradali effettuati nel 2022, ha precluso la possibilità di
accedere alle riduzioni ad autotrasportatori che utilizzino
mezzi aventi targa emessa da uno Stato non appartenente
all'Unione Europea. L'ha deciso il Tar del Lazio con una
sentenza con la quale ha accolto un ricorso proposto dal
Consorzio Lingam, che raggruppa imprese con sedi Ue alle quali
offre assistenza nei servizi connessi al pagamento dei pedaggi
autostradali, inclusi quelli collegati alla fruizione dei
benefici relativi all'agevolazione rappresentata dalla
cosiddetta "riduzione pedaggi". Con il ricorso in questione
si rappresentava, tra l'altro, che l'applicativo dell'apposito
portale del Ministero non consente di inserire targhe di veicoli
immatricolati fuori dalla Unione Europea, censurando anche il
difetto di motivazione relativo alle ragioni di questa
difficoltà. Il Tar ha accolto il ricorso, facendo proprie le
intere motivazioni espresse nella analoga sentenza emessa nel
2022, con la quale i i giudici ritennero che, "oltre a difettare
l'esternazione delle ragioni poste dall'Amministrazione
resistente alla base dell'introdotta limitazione", la
limitazione prevista "non appare rispondente alla 'ratio' della
misura di agevolazione in questione". La conclusione è che "il
ricorso va accolto, con annullamento dell'impugnata
deliberazione nella parte in cui non contempla la possibilità di
accedere alle riduzioni dei pedaggi ad autotrasportatori che
utilizzino mezzi aventi targa emessa da uno Stato non
appartenente all'Unione Europea".
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