E' una visione strategica quella di Stefan Hartung, ceo dei Gruppo Bosch, in cui trattando dei temi dell'industria dell'automotive si allarga nel suo discorso all'Italia. Per il numero uno del colosso tedesco dell'innovazione e dei servizi il nostro Paese occupa un posto particolare, sia dal punto di vista delle soluzioni tecnologiche e dei prodotti, sia nel contesto dell'Europa.
"Le aziende italiane così come le aziende tedesche e francesi, hanno bisogno, come i politici, del mercato europeo - ha detto ad ANSA in un incontro ad Hannover - che è quello 'comune' unico. E che è la caratteristica unica che fornisce energia all'Europa".
Nel ribadire l'apprezzamento per l'atteggiamento della nuova Commissione europea anche verso l'Italia, Hartung ha detto che occorre puntare ad "una competitività molto superiore, e quindi anche a ricavi molto più elevati". facendo sistema in Europa.
Sollecitato sullo specifico tema del nostro Paese, il ceo del Gruppo Bosch ha affermato che quella in atto è "una grande trasformazione. E ciò significa che abbiamo bisogno di molta più distribuzione di energia elettrica nelle case, non solo nell'area di Milano, ma anche nel sud".
"Dobbiamo vedere l'Italia in tutta la sua diversità e in tutte le sue belle regioni. Anche questa parte del Paese ha bisogno di essere servita. L'infrastruttura stradale è diversa, e come dobbiamo guardare ad un'infrastruttura elettrica come un programma da completare passo dopo passo, l'Italia continua ad avere anche bisogno di auto diverse". Il riferimento di Hartung non è solo alla coesistenza dei diversi sistemi propulsivi, ma riguarda anche la tipologia dei veicoli. "E' il caso dei piccoli veicoli elettrici, degli scooter, e di altre soluzioni che si adattano molto bene all'Italia. Abbiamo un sacco di cose davanti a noi. Ma penso che dovremo accettare il fatto che per un certo periodo di tempo alcune aree si svilupperanno più velocemente di altre".
Inevitabile trattare a questo punto il tema dell'idrogeno, delle infrastrutture e della produzione, ambiti che vedono un forte impegno da parte di Bosch. "L'idrogeno ha soprattutto vantaggi per i trasporti su strada a lungo raggio - ha detto Hartung - ma per questo serve un tipo diverso di infrastruttura, che un aspetto che deve essere valutato".
"Questa soluzione ha davvero buone possibilità in alcuni mercati. L'Italia, ad esempio, ha la caratteristica geografica di essere lunga e stretta, con un grande vantaggio. E' quasi tutta circondata dal mare, con molti porti che offrono all'Italia opportunità logistiche rispetto alla Germania.
Giusto. Ci sono pochissimi porti in Germania e molti buoni porti".
E per rafforzare questo concetto ha ricordato che "tra l'altro, questa prerogativa ha dato anche un vantaggio con la connessione mediterranea quando si è trattato di affrontare i problemi con il gas". Hartung, nello spiegare la visione di un trasporto su lungo raggio che utilizza l'idrogenp come 'fonte pulita' sia attraverso le fuel cell che con motori che lo bruciano al posto del gasolio, ha sottolineato che "i camion saranno la chiave per il futuro per l'industria e per la trasformazione ecologica.
Questo quando il business dei camion sarà così forte anche se ha un volume più piccolo".
Questa industria per il numero uno di Bosch "è molto preziosa perché riguarda i componenti e i veicoli. Che sono molto più grandi, molto più potenti, molto di più costosi rispetto alla maggior parte delle auto".
"L'Europa deve dunque avere un'industria dei camion molto forte e buona. Come lo è in Germania e anche in Italia. E non va sottovalutato che il pericolo cinese in questo ambito non esiste, o quasi. Trasportare un grande mezzo per le merci dalla Cina, non ha infatti molto senso".
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