La croata Rimac non ha completato la vendita delle 150 unità previste per la sua hypercar elettrica Nevera da 1888 Cv, presentata nel 2021. Ed anzi avrebbe deciso - riporta l'auorevole magazine britannico Autocar - che una sostituzione di questo modello iconico non sarà elettrica.
Lo ha dichiarato Mate Rimac, uno dei primi imprenditori a credere nelle hypercar con motori elettrici, durante un intervento alla conferenza del Financial Times Future of the Car a Londra. Il mancato esaurimento delle Nevera pianificate, ha precisato, è attribuibile a un evidente calo della domanda di modelli elettrici di fascia alta.
"Abbiamo iniziato a sviluppare la Nevera nel 2016 - ha detto Rimac - quando l'elettrico era di moda". Da allora però il mercato si è evoluto, i gusti sono cambiati e soprattutto i legislatori e i principali costruttori hanno cercato di rendere le auto elettriche il mainstream.
"I regolatori e alcuni produttori spingono oggi così tanto che la narrazione è cambiata. Ci stanno imponendo cose che non vogliamo, quindi le persone ne provano un po' repulsione, con tutte queste forzature".
"All'epoca - ha detto alla conferenza del Financial Times Future of the Car - pensavamo che le auto elettriche sarebbero diventate di moda in pochi anni: le auto migliori, o con le prestazioni più elevate e così via".
"Notiamo invece che mentre l'elettrificazione sta diventando mainstream, i clienti nella fascia più alta del mercato vogliono differenziarsi". E ciò che si manifesta è principalmente un "desiderio di tecnologia analogica e sistemi propulsivi termici Ice".
Mate Rimac ha utilizzato questa analogia sulla base del fatto che gli orologi analogici (cioè meccanici) di fascia alta richiedono molti molti più soldi dei modelli più popolari a batteria. "Nessuno pagherebbe 200mila dollari per un Apple Watch" ha detto.
Toccando il tema delle Bugatti, iconico marchio di cui Rimac è divenuto proprietario nel 2021, Rimac ha detto di non vedere una risalita della della domanda di hypercar elettriche.
Il mondo delle auto di fascia alta e altissima - secondo il costruttore di Zagabria - "richiede un alto livello di differenziazione e un appeal analogico".
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