La Cina ricorre all'Organizzazione
mondiale del commercio (Wto) contro quelli che considera sussidi
"discriminatori" da parte degli Stati Uniti sui veicoli
elettrici, presentando una denuncia formale. L'azione è l'ultima
di una lunga storia di controversie commerciali bilaterali, con
il settore dei veicoli elettrici diventato il campo di battaglia
chiave nella transizione verde globale. La denuncia è stata
presentata per sostenere un ambiente equo per i produttori
automobilistici cinesi e per l'industria globale, ha dichiarato
il ministero del Commercio, mettendo nel mirino l'Inflation
Reduction Act del presidente Usa Joe Biden.
"Con il pretesto di 'risposta al cambiamento climatico' e
'protezione ambientale', gli Stati Uniti hanno formulato
politiche discriminatorie attraverso il loro Inflation Reduction
Act riguardo ai veicoli a nuova energia, escludendo dai sussidi
i prodotti provenienti dalla Cina e da altri membri del Wto", ha
rilevato il ministero in una nota. "Tali esclusioni distorcono
la concorrenza leale, interrompono le catene industriali e di
fornitura globali e violano i principi dell'Organizzazione come
il trattamento nazionale e il trattamento della nazione più
favorita".
Biden ha promulgato l'Inflation Reduction Act nell'agosto
2022, concepito per domare l'inflazione e investire nelle
industrie nazionali, promuovendo al tempo stesso la transizione
del Paese verso l'energia pulita. La legge richiede che i
veicoli elettrici siano sottoposti all'assemblaggio finale in
Nord America per poter beneficiare dei sussidi. "La Cina è
fermamente contraria", ha detto il ministero del Commercio.
"Esortiamo gli Stati Uniti a rispettare le regole dell'OMC, a
rispettare il trend di sviluppo dell'industria globale dei
veicoli a nuova energia e a rettificare le sue politiche
discriminatorie", secondo il Dipartimento dell'Energia Usa.
Insieme alle batterie agli ioni di litio e ai pannelli
solari, i veicoli elettrici sono un bene importante nel
passaggio globale verso fonti verdi che Pechino spera di
sfruttare come nuovi motori di crescita ed esportazione. Le
spedizioni cinesi di veicoli elettrici hanno avuto nel 2023 un
balzo del 77,6% annuo. Ma il boom potrebbe non durare con i
rischi di un eccesso di capacità: Bruxelles ha lanciato
un'indagine anti-sovvenzioni sulle auto elettriche made in China
in vista di dazi fino a due cifre. Il segretario al Commercio
Usa Gina Raimondo ha dichiarato a febbraio che i veicoli
elettrici cinesi potrebbero rappresentare un rischio per la
sicurezza dei dati, poiché raccolgono "un'enorme quantità di
informazioni su un conducente". Poco dopo, la Casa Bianca ha
annunciato una propria indagine sui veicoli cinesi, il che
potrebbe portare a dazi di importazione più pesanti.
Pechino ha presentato il caso in vista del viaggio in Cina
atteso ad aprile del segretario al Tesoro americano Janet
Yellen.
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