La Daihatsu ha riavviato parte della
sua produzione di veicoli a distanza di oltre un mese e mezzo
dalla sospensione di tutte le operazioni nelle sue fabbriche in
Giappone, decisa all'indomani dello scandalo sulle manomissioni
dei test di sicurezza. La casa auto specializzata nelle vetture
di piccole dimensioni, controllata da Toyota, ha ripreso a
produrre due modelli presso l'impianto situato nella prefettura
di Kyoto dopo aver ottenuto l'approvazione dal ministero dei
Trasporti nipponico. Si tratta del furgone commerciale Probox -
che Daihatsu produce per Toyota, e il Familia Van per Mazda,
mentre il 26 febbraio riavvierà la produzione di altri 10
modelli, a fronte del via libera dei regolatori sulle rispetto
delle normative di sicurezza ottenuto la scorsa settimana. In
dicembre Daihatsu aveva ammesso di aver falsificato i dati nei
test di sicurezza per la maggior parte dei suoi modelli, a
partire dal 1989, portando all'interruzione di tutte le
spedizioni in patria e all'estero e lo stop delle attività nelle
catene di montaggio domestiche.
Daihatsu ha anche ripreso le spedizioni in Malesia e
Indonesia dopo aver ottenuto l'approvazione dalle autorità
locali nei due Paesi del Sudest asiatico.
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