Nuova battuta d'arresto per Toyota,
dopo il caso recente sulle manipolazioni che hanno riguardato la
controllata Daihatsu. La casa auto nipponica ha annunciato la
sospensione delle spedizioni di 10 veicoli a livello globale,
tra cui alcuni dei suoi popolari Suv, dopo aver scoperto
irregolarità nelle certificazioni delle prestazioni del motore.
I problemi sono emersi nei test effettuati da un'azienda del
gruppo, la Toyota Industries. Il presidente della controllata,
Koichi Ito, si è scusato nel corso di una conferenza stampa
lunedì, dichiarandosi dispiaciuto per aver causato "un così
grande disagio", aggiungendo che la casa auto farà tutto quanto
in suo potere per risolvere il problema il più rapidamente
possibile. I 10 modelli includono anche l'Hiace, il Fortuner e
l'Innova. Le auto sono state vendute in Giappone, Europa e Medio
Oriente, tra gli altri mercati, e la manipolazione dei dati
risale al 2017, ha detto Toyota Industries. A questo riguardo
l'azienda ha deciso di fermare sei linee di produzione in
quattro delle sue fabbriche domestiche fino al primo febbraio, a
causa della sospensione delle spedizioni, ha detto Ito. Il
ministero dell'Economia nipponico ha dichiarato che il problema
scuote le fondamenta del sistema di certificazione nazionale,
esortando Toyota a indagare e risolvere con estrema priorità la
causa del problema. Il ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti dal canto suo ha confermato che avvierà un'ispezione
presso la fabbrica nella prefettura di Aichi a partire da
domani. Il mese scorso la Daihatsu aveva deciso l'interruzione
di tutte le spedizioni in patria e all'estero, a seguito di
un'indagine esterna che aveva rivelato manipolazioni dei test di
sicurezza per la maggior parte dei suoi modelli. La Hino Motors,
un'altra controllata di Toyota, aveva ammesso a marzo del 2022
di aver presentato dati fraudolenti sulle emissioni.
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