Dopo sette mesi consecutivi in calo, il mercato dei rimorchi e semirimorchi inverte la tendenza e fa segnare un incremento dell’11,4% a novembre 2023 rispetto allo scorso anno. Da gennaio a novembre il dato aggregato restituisce tuttavia un calo delle immatricolazioni del 5,2%, con 14.680 veicoli trainati immatricolati rispetto ai 15.478 dello stesso periodo 2022 e una perdita in termini di volumi di quasi 800 unità. “Nonostante il dato mensile delle immatricolazioni di novembre risulti positivo, il mercato ha sofferto per gran parte dell’anno di una domanda in calo e una perdita consistente di volumi rispetto al 2022. Si prospetta, dunque, una chiusura di esercizio al ribasso per il nostro settore e un inizio del 2024 ancora in negativo”, commenta Michele Mastagni, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE. “In chiusura dell’anno in corso, vista l’imminente votazione sulla Legge di Bilancio in Parlamento, ci appelliamo alle Istituzioni affinché il settore dell’autotrasporto possa essere tenuto nella considerazione che merita e siano adottate misure a sostegno delle imprese di trasporto merci che si sono trovate nel 2023 a fronteggiare un mai così elevato costo dei finanziamenti e un conseguente ritardo negli investimenti per il rinnovo delle flotte”, aggiunge Mastagni. “Pertanto, chiediamo al Governo di dare concretezza alle parole spese finora e valutare l’istituzione di un Fondo pluriennale dedicato all'acquisto di veicoli trainati efficienti di ultima generazione, a vantaggio della sicurezza sulle strade italiane”, aggiunge il Coordinatore del Gruppo Associativo. “Da ultimo – conclude Mastagni – auspichiamo che nel corso dei lavori parlamentari sul Disegno di Legge delega di riforma del Codice della Strada, possa essere accolta la nostra proposta di revisione dell’art. 61 per consentire nei fatti la circolazione di veicoli fino a 18,75 metri e dare finalmente attuazione alla norma sulla lunghezza massima degli autoarticolati”.
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