/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Asaps, Giornata ricordo vittime strada non sia solo un rito

Asaps, Giornata ricordo vittime strada non sia solo un rito

Quasi tremila morti su strada nel 2021, politica non dimentichi

BOLOGNA, 18 novembre 2022, 16:58

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

 L'annuale celebrazione della Giornata Mondiale del ricordo delle vittime della strada, domenica 20 novembre, "non sia il solito rituale che poi lascia le cose come stanno. Perché stanno male. Ogni anno sono 1,35 milioni le vittime di incidenti stradali mortali nel mondo, in media una ogni 24 secondi. In ciò che è stata definita dall'Organizzazione mondiale della sanità una vera e propria 'epidemia su ruota', sono i giovani a pagarne le più gravi conseguenze: gli incidenti stradali sono infatti la prima causa di morte per bambini e ragazzi dai 5 ai 29 anni (Oms, 2018). Non solo. La crisi di sicurezza stradale sembrerebbe ritrarre fedelmente le ineguaglianze economico-sociali a livello globale: oltre Il 90% degli incidenti stradali mortali avvengono in paesi a basso e medio reddito".
    Lo sottolinea il presidente dell'Asaps (Associazione sostenitori Polstrada), Giordano Biserni, che ricorda come lo scorso anno i morti sulle strade italiane siano stati quasi tremila, "con un 2022 che non fa presagire niente di buono in considerazione di alcuni fine settimana estivi con 35 morti e punte di 45 vittime".
    La politica, chiede l'Asaps, "torni ad occuparsene e non si dimentichi questa emergenza come è accaduto nella recente campagna per le elezioni politiche. Le Istituzioni non considerino la mortalità stradale come una sorta di 'prezzo dovuto'. Si intervenga sul sistema strade per la protezione degli utenti più deboli, pedoni e ciclisti, si intervenga alle voci segnaletica orizzontale, verticale, luminosa, sulla qualità della struttura e del fondo stradale, si ripianino gli organici delle forze di polizia statali e polizie locali dedicate alla vigilanza stradale, cessi e si inverta la folle politica di chiusura dei Distaccamenti della Polizia Stradale, proprio quelli posizionati sulle strade statali, le più pericolose in assoluto. Si effettuino più frequenti moduli operativi con l'impiego massiccio di etilometri e test antidroga, non solo notturni, ma anche diurni. Si ritorni a campagne di informazione sui media e di educazione stradale degne di questo nome. Solo così, forse, la prossima Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada avrà un vero senso".  

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza