Natale con le sue luci scintillanti, i regali, le tavole imbandite, i legami familiari, è il momento dell’anno per stare insieme e riunirci. “Il Natale, per molti di noi, è intrinsecamente legato al concetto di 'ritorno a casa'. È un momento in cui il desiderio di tornare alle proprie radici e ricongiungersi con le persone care può farsi sentire più forte che in altri periodi dell’anno. Da un lato, c'è chi si sposta fisicamente per tornare al proprio luogo di origine, come accade ai fuorisede e agli expat. Dall'altro lato, il 'ritorno a casa' può assumere anche un significato più simbolico e figurato, rappresentando la ricerca di connessioni emotive e affettive più profonde. Il Natale diventa, così, non solo un’opportunità per fare festa, ma anche un momento speciale in cui accorciare le distanze, coltivare il senso di appartenenza e rinnovare e rafforzare tutti quei legami che contribuiscono a rendere la nostra vita più ricca e significativa”, spiega la psicoterapeuta Valeria Fiorenza Perris, Clinical Director della società benefit Unobravo.
Natale è tradizionalmente la stagione del ricongiungimento, un periodo in cui abbracci fisici e connessione emotiva dovrebbero intrecciarsi. A volte, però, la distanza vissuta durante l’anno potrebbe costituire un ostacolo e impedirci di stabilire una connessione profonda con le persone a cui vogliamo bene. C'è chi vive lontano per motivi di studio o lavoro e chi, invece, pur abitando nella stessa città, fatica comunque a trovare del tempo da trascorrere con la propria famiglia. Il periodo natalizio si presenta, quindi, come un’occasione unica e preziosa per ritrovarsi, accorciare le distanze e rinnovare i legami affettivi. “Il periodo natalizio porta spesso con sé il desiderio di ricongiungersi con le persone care. Talvolta, però, la distanza sperimentata durante l'anno, sia essa geografica o emotiva, può rendere arduo un ricongiungimento reale e profondo. Anche coloro che vivono nella stessa città, a causa della routine e dei molti impegni professionali o familiari, potrebbero avere poche occasioni per stare insieme e sentirsi, per questo, emotivamente lontani dai propri cari. Questo senso di disconnessione si fa spesso più evidente durante le festività natalizie, un periodo in cui tradizionalmente ci si aspetta di sentirsi ancora più vicini e connessi ai propri affetti. La distanza vissuta nel corso dei mesi può, di fatto, trasformare la vicinanza fisica in mera formalità e rendere più palese e tangibile l'assenza di una connessione emotiva profonda. Il Natale, con il suo richiamo alla condivisione, offre, però, anche un'opportunità unica per superare le barriere e colmare la distanza. È un momento in cui possiamo mettere da parte la frenesia della routine quotidiana e dedicare del tempo di qualità alle relazioni. Le festività natalizie diventano, così, un'occasione non solo per condividere spazi fisici, ma anche per riaccendere la scintilla delle connessioni emotive, colmare quel divario che la routine quotidiana potrebbe aver creato e costruire ricordi che nutriranno il legame familiare nel corso dell'anno a venire”, prosegue la dottoressa. “Per riconnettersi non solo fisicamente, ma anche emotivamente, con gli altri, è fondamentale adottare un approccio intenzionale e consapevole. Avere consapevolezza di un eventuale divario emotivo è essenziale per poter intraprendere azioni mirate atte a colmare la distanza. Il primo passo per fare ciò è sicuramente stabilire una connessione più intima con noi stessi. Una connessione profonda con gli altri non può, infatti, prescindere da una connessione profonda con ciò che proviamo. Per questo è fondamentale esplorare il nostro mondo interiore e imparare a conoscerci, dando ascolto a emozioni, bisogni e valori. Solo acquisendo una maggiore consapevolezza di noi possiamo costruire legami più significativi e autentici con coloro che ci circondano”, ha aggiunto la Dottoressa Valeria Fiorenza Perris.
I consigli per rafforzare il legame con sé stessi e coltivare relazioni più sane e autentiche con gli altri, a Natale e tutto l’anno
Il periodo natalizio, con il suo richiamo alla condivisione e alla socialità, ma anche a momenti di riflessione personale, offre un terreno fertile per intraprendere un viaggio di auto-esplorazione, in cui ascoltare ciò che sentiamo, riflettere sul nostro mondo interiore e rafforzare la connessione con noi stessi e, di conseguenza, con gli altri. Approfittare di questo periodo festivo per ricucire il tessuto delle relazioni, riavvicinandoci alle persone a cui teniamo, può portare a un autentico senso di rinnovamento e unità. Dalla psicoterapeuta Valeria Fiorenza Perris i consigli per rafforzare il legame con noi stessi e coltivare relazioni più sane e autentiche, non solo nel periodo delle feste, ma durante tutto l'anno.
1) Ascoltare sé stessi e le proprie emozioni: La tradizione vuole che la famiglia si riunisca a Natale e festeggi insieme in un clima gioioso. Tuttavia, può capitare che ciò non sia sempre così. Non è raro, infatti, che le feste “comandate” possano suscitare emozioni complesse, talvolta ambivalenti. Ansia, malinconia, sentimenti di inadeguatezza, estraneità, senso di colpa per le proprie scelte di vita o perché si vive lontani, tristezza o senso di vuoto per la mancanza delle persone care che non ci sono più: sono alcune delle sensazioni che potrebbero accompagnare questi momenti. Ascoltare e imparare ad accogliere le proprie emozioni è fondamentale, a Natale e ogni giorno dell’anno, poiché la consapevolezza è il primo passo verso la riconnessione con sé stessi e il fondamento su cui costruire relazioni più autentiche e profonde.
2) Identificare i propri bisogni e coltivare il proprio benessere: Nell’immaginario collettivo, il Natale è l’emblema del calore, della cura, della vicinanza emotiva e dell’attenzione reciproca. Tutte dimensioni che riscaldano, confortano, rassicurano e che rappresentano un bisogno, più o meno consapevole, presente in ciascuno di noi. Riconoscere questi bisogni e ciò che contribuisce al nostro benessere e alla nostra serenità è importantissimo e, per questo, è un aspetto da coltivare tutti i giorni.
3) Preservare la propria identità in luoghi e con persone con cui ci si sente “a casa”: Le festività natalizie costituiscono spesso un momento complesso da gestire, poiché comportano la condivisione, talvolta "forzata", con coloro che non fanno parte in modo costante del nostro quotidiano. Proprio per questo, lo sguardo dell’altro può essere avvertito come giudicante, generando in noi ansia e preoccupazione nel tentativo di conformarci alle aspettative altrui. Dovremmo provare a guardarci dentro e a individuare il luogo che risuona maggiormente con noi, dove possiamo essere noi stessi in modo autentico e senza riserve. Questo non solo può consentirci di sentirci a nostro agio e preservare la nostra identità durante le festività, ma può contribuire anche a rendere il periodo più autentico, sereno e gratificante. La vera essenza delle celebrazioni risiede nella capacità di trascorrere il tempo in luoghi e con persone che ci accolgono e ci fanno sentire “a casa”, promuovendo un senso di appartenenza e benessere.
4) Stabilire dei confini: Imparare a riconoscere i propri limiti e acquisire la capacità di declinare un invito o una richiesta, quando necessario, è essenziale per preservare il proprio benessere. Questa abilità, lontana dal costituire un motivo di colpa, è un elemento fondamentale per mantenere un buon equilibrio tra il dare e il ricevere. Definire con chiarezza i propri confini e comunicarli apertamente non solo ci consente di proteggere il nostro spazio personale, ma può anche aiutarci a gestire le aspettative degli altri, riducendo lo stress delle feste, favorendo relazioni più genuine e rispettose e contribuendo a un'esperienza più appagante.
5) Coltivare l’ascolto attivo, l’empatia e la comunicazione aperta con le persone che incontreremo: Alla base di ogni relazione dovrebbero esserci ascolto attivo, empatia e comunicazione aperta. Questi tre elementi sono fondamentali per la costruzione di legami profondi tra le persone. L'ascolto attivo ci consente di creare uno spazio in cui l’altro si sente realmente ascoltato e capito. L'empatia, a sua volta, è la capacità di connettersi emotivamente con un’altra persona, intercettandone i bisogni e comprendendone gli stati d’animo. L'empatia ci apre alla possibilità di sentirci più vicini agli altri, riducendo le barriere e alimentando la connessione umana. La comunicazione aperta, infine, è il veicolo con cui esprimiamo i nostri pensieri, sentimenti, stati d’animo e bisogni agli altri. Una comunicazione chiara e trasparente è essenziale per favorire la comprensione reciproca, evitare malintesi e costruire una base solida per la fiducia e la vicinanza.
6) Nutrire aspettative realistiche: Spesso si tende a idealizzare il Natale e immaginare che debba essere un giorno perfetto. Non sempre, però, queste previsioni si traducono in realtà. Crearsi delle aspettative realistiche e accettare che il Natale non debba per forza rispecchiare un’immagine idealizzata ci consente di affrontare le festività con una mentalità più aperta, evitare le delusioni e goderci appieno le gioie che il Natale può offrire. Invece di concentrarci su una perfezione irraggiungibile, possiamo apprezzare le imperfezioni che rendono ciascuna relazione umana unica e autentica.
7) Concentrarsi su ciò che per noi ha più valore: Per alcuni le festività e le riunioni familiari potrebbero costituire motivo di stress. In questi casi, è importante focalizzarsi sugli aspetti positivi e su ciò che rende tali momenti significativi. È probabile che alla tavola di Natale ci sia qualcuno che ci sta molto a cuore o con cui andiamo particolarmente d’accordo. Le festività possono essere un’ottima occasione per ricongiungersi con le persone care, specialmente se durante l’anno gli impegni o la distanza non ci consentono di trascorrere molto tempo con loro. Oltre a essere un’opportunità per rafforzare i legami familiari, le festività natalizie, così ricche di tradizioni radicate nel tempo, ci permettono di riconnetterci con il passato e il nostro vissuto in un modo unico e significativo. Immergergendoci nelle memorie e nelle esperienze che hanno plasmato chi siamo, possiamo vivere un viaggio emozionale tra passato e presente. Concentrarci sulle cose positive ci permette di riconnetterci più profondamente con le persone care e con le nostre origini e, al contempo, ci offre l’opportunità di creare nuovi ricordi preziosi che ci accompagneranno per tutta la vita.
Se ci accorgiamo che, nonostante gli sforzi personali, non riusciamo a vivere serenamente le relazioni con le persone a noi care, potrebbe essere benefico affidarsi a un esperto, intraprendere percorsi online con terapeuti specializzati in relazioni, siano esse con sé stessi, di coppia, con la propria famiglia o amicali. La terapia psicologica offre uno spazio sicuro in cui conoscersi meglio, esplorare le proprie dinamiche familiari e relazionali, analizzare eventuali tensioni o conflitti irrisolti e imparare a gestire meglio le conflittualità per poter, così, connetterci più profondamente con noi stessi e con gli altri e instaurare relazioni più autentiche, sane e appaganti.
Durante il mese di dicembre, Unobravo ha scelto di supportare l’ormai annuale AttraversaTAM, un’iniziativa organizzata da Stefano Maiolica di @UnTerroneaMilano e prodotta da To Be All Communication, Branded Project Factory. Saranno 170 i fuorisede, tra studenti, giovani lavoratori e, per la prima volta, anche famiglie con bambini, che prenderanno posto gratuitamente sui tre bus solidali che partiranno sabato 22 dicembre da Piazza Castello a Milano alla volta della Sicilia e della Basilicata, con diverse tappe intermedie come Bologna, Roma, Foggia, Potenza e poi Napoli, Salerno, Cosenza, Villa San Giovanni, Messina e Catania, un aiuto concreto, permettendo a molte persone che vivono nel Nord Italia, per motivi di studio, lavoro o amore, di tornare alle proprie città di origine e trascorrere le festività.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA