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Cat cafè, dal Giappone all'Australia, il trend arriva in Italia. Per ora a Torino

Cat cafè, dal Giappone all'Australia, il trend arriva in Italia. Per ora a Torino

Il primo in Italia, Neko Cafè 'eravamo 7 mici al bar'

31 luglio 2014, 13:25

Redazione ANSA

ANSACheck

Cat cafe ' a Torino - RIPRODUZIONE RISERVATA

Cat cafe ' a Torino - RIPRODUZIONE RISERVATA
Cat cafe ' a Torino - RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Alessandra Magliaro)

In Asia è ormai una tradizione, partita da Taiwan e esplosa in Giappone. Ci sono in America e In Europa si sono cominciati a diffondere a partire da Vienna, poi Berlino, Gran Bretagna, Parigi. In questi giorni ha aperto a Melbourne in Australia ed è già boom di prenotazioni. Sono i Cat Cafè, dove si può ordinare 'Un thè per me e una ciotola di latte per il micio'

E in Italia?: L'apriprista italiano è a Torino e ha aperto il 5 aprile  nel quartiere Vanchiglia vicinissimo al Po dei Murazzi e alla piazza della movida Vittorio Veneto. Si chiama Neko Cafè ed è nato da un gruppo di 4 amici che per rendere concreta l'idea hanno raccolto donazioni private. ''Da noi potrai bere un caffè, gustare svariati tipi di tè, mangiare torte fatte in casa, troverai prodotti bio, per lo più provenienti dal circuito equo solidale e chilometro zero, con un occhio particolare per vegetariani, vegani e celiaci. E ancora, potrai studiare, o leggere un libro approfittando del book sharing, parlare senza dover alzare la voce, usare il wifi gratuito. Collaboreremo con altre associazioni animaliste oltre alla 'nostra'  Onlus Neko FFFF' e sarà presente uno sportello cittadino al quale rivolgersi per adozioni, segnalazioni di smarrimenti e maltrattamenti. Tutto, in compagnia dei veri padroni di casa: i nostri-vostri 7 gatti''.  All’interno dei Cat Cafè i felini ovviamente possono contare su spazi privati, cucce e ceste in cui possono rifugiarsi quando vogliono rimanere da soli. 

   Il primo Cat café è nato a Taiwan nel 1998, subito dopo si sono susseguite aperture in Giappone, dove è diventato un vero è proprio fenomeno culturale. anche perché i regolamenti condominiali nipponici vietano agli inquilini di avere un animale domestico. In tutto il Giappone attualmente si contano oltre cento Neko Cafè, di cui una quarantina a Tokyo: i clienti possono, dopo essersi lavati le mani, coccolarli e questo rappresenterebbe la soluzione ideale per chi vorrebbe avere un gatto ma non può e in generale per chi ama i felini. Nel Sol Levante sono talmente tanti che si stanno diffondendo quelli specializzati (un po' troppo forse)  quelli solo con gatti neri, solo con gatti grassi, solo con mici trovatelli, e così via. In Europa il primo Cat café ha aperto a Vienna nel 1998

 

 

 

 Quello torinese nasce con una sensibilità sociale in più: ''al cat café vivranno 7 gatti, non come specchietto per le allodole, ma - dicono intervistati qualche giorno fa da Ideagreen i fondatori - tutti mici di almeno un anno adottati da gattili, o provenienti da situazioni difficili. Il nostro scopo, attraverso il cat café, è quello di far avvicinare più persone possibili al mondo animale, in un modo diverso e nell’ottica di una corretta convivenza tra le specie e della solidarietà sociale con l’obiettivo primario di migliorare la qualità della vita delle persone''. L'idea ormai è lanciata:  Neko Café e Cat Cafè sono dei marchi registrati ed il Neko Café di Torino sarà la prima di altre aperture in franchising in diverse città italiane.

   Nella mappa europea il Cat Cafè di Torino fa bella mostra insieme a quelli di Vienna, Budapest, Monaco, Berlino, Parigi, Madrid, Londra e Vilnius. A Berlino si va anche oltre, perchè la capitale tedesca ama i gatti. Ha aperto qualche mese fa  il Pee Pee's: la prima gastronomia di lusso per gatti (e cani e altri animali domestici). 'Pest Deli' propone prelibatezze per quadrupedi nel quartiere chic di Grunewald, a prezzi compresi fra i 3 euro per i pasticcini ai 9 per l'olio di salmone. Ciotole inserite nel mobilio consentono a cani e gatti fortunati di mangiare in un luogo appositamente progettato per loro. L'idea è venuta al 31enne David Spanier, secondo cui il suo cane non digeriva i cibi venduti nei supermercati. 

Il caffè con i gatti spopola ovunque. Ha appena aperto nel centro di Melbourne, ed è prenotato per settimane,  13 felini ci vivono dentro, avendo spazi per circolare o giocare con i clienti. "Le stanze sono piene di strutture da graffiare, giocattoli, tunnel e nascondigli. Vi sono scaffali così possono saltarvi sopra se vogliono stare in alto" spiega la proprietaria Anita Loughran, che ha lasciato il suo lavoro di ufficio per dedicarsi all'impresa. "Ho deciso di aprire un cat cafe perché è divertente e credo che molte persone ne traggano beneficio", ha detto alla radio nazionale Abc. L'età dei clienti varia dagli otto anni, l'età minima permessa per sicurezza, agli 80. Secondo la signora Loughran, vi è molta differenza fra gli amanti dei gatti e chi preferisce i cani. Questi ultimi sono di solito più socializzanti. "Penso che gli amici dei gatti siano in genere più riservati e per loro non vi sono gruppi sociali da frequentare. Spero che questo sia un buon posto in cui esprimersi liberamente". 

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