Kanye West tona su Instagram per lamentarsi di aver perso due miliardi di dollari in un giorno mentre anche Christie's prende le distanze: la casa d'aste ha confermato ad Artnet News di avere cancellato la vendita privata di due paia di sneaker della linea Yeezy disegnata per Nike dal rapper-stilista oggi nella bufera dopo una serie di tirate razziste.
"Non le vendiamo né abbiamo intenzione di farlo", ha detto un portavoce di Christie's. Le scarpe erano prototipi del modello Nike Air Yeezy 1 che Kanye indossò ai Grammy del 2008. Quel paio fu venduto per 1,8 milioni di dollari nel 2021 da Sotheby's diventando il paio di scarpe più costose mai scambiate sul mercato.
Le sneaker erano state affidate a Christie's da Rares, una piattaforma di investimenti che compra e vende frazioni di scarpe sportive di pregio.
Con la cancellazione della vendita Christie's si unisce a una lunga serie di aziende che hanno divorziato da West dopo le sue tirate antisemite. La lista comprende tra gli altri, Adidas, Gap, Balenciaga, mentre il museo delle cere di Madame Tussauds di Londra ha rimosso la statua del rapper dalle sue gallerie.
Kanye, che ieri è stato cacciato dal quartier generale dell'azienda californiana di abbigliamento sportivo Sketchers dove si era recato non invitato per fare delle riprese, è intanto tornato su Instagram: "Ari Emanuel, ho perso due miliardi di dollari in un giorno e sono ancora vivo", ha scritto il rapper rivolgendosi al boss di Endeavour Content che aveva dato il 'la' al boicottaggio nei suoi confronti: "Questo è linguaggio di amore. Dio ti ama ancora. Io non mi identifico con i soldi, mi identifico con la gente".
Ieri, dopo l'addio di Adidas, Forbes aveva cancellato Kanye dalla lista dei 'suoi' miliardari in cui il rapper era stato uno dei primi tycoon dell'hip hop ad avere un posto.
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