L'edizione di Pitti Filati ha chiuso i battenti confermando i numeri di presenze registrate un anno fa: superati i 3.500 compratori arrivati al salone, con i buyers esteri in leggera crescita (1.700, ovvero il 49% del totale, da oltre 50 Paesi). I compratori italiani si sono confermati sugli stessi livelli. Tra i mercati esteri sono in crescita Gran Bretagna, Stati Uniti, Cina, Turchia, Spagna, Svizzera, Giappone, Olanda e Danimarca; qualche numero in meno invece da Francia e Germania.
"L'industria della filatura italiana sta vivendo una fase di assestamento, dopo il rallentamento fisiologico del 2023 conseguente a due anni di crescita e grandi ordini - ha affermato Raffaello Napoleone, ad di Pitti Immagine -. Da questa edizione e dal salone alla Fortezza, le aziende ci hanno detto che sono arrivati segnali decisi di una ripresa dinamica del mercato e quindi buone prospettive per il settore in vista delle prossime stagioni".
La classifica dei primi 15 mercati di questa edizione vede in testa il Regno Unito, seguito da Francia, Stati Uniti, Germania, Cina, Turchia, Spagna, Svizzera, Giappone, Olanda, Danimarca, Cina-Hong Kong, Portogallo, Corea del Sud e Belgio.
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