(di Beatrice Campani) Era la mattina del 15 luglio 1997 quando Gianni Versace morì a Miami. Oggi, a Milano, a 20 anni di distanza, Donatella Versace vuole rendere omaggio a Gianni. "Tra poche settimane sono 20 anni che mio fratello è morto. Sono voluta tornare a casa, facendogli un omaggio", spiega Donatella Versace prima della presentazione della collezione maschile per l'estate 2018, tornando a sfilare in via Gesù dove ha sede il quartier generale dell'azienda. "Non sono solo io che voglio rendergli omaggio, ma anche i millennials chiedono le camicie iconiche con le stampe - spiega -. Quest'anno volevo fare una cosa intima e personale. Io adoro i social media, per questo volevo un ritorno al contatto umano". In effetti è intima l'atmosfera del défilé, allestito nel giardino del palazzo del centro di Milano, anche gli inviti alla sfilata sono stati dimezzati, da più di 600 a poco più di 300.
In passerella la collezione è Versace allo stato puro. "Per me questa collezione è come un ritorno a casa. Racconta della passione che da sempre definisce Versace, della complessità dei suoi uomini e anche dell'energia di questo momento storico - spiega Donatella Versace -. E' una collezione fresca, leggera, piena di passione, portabile. C'è una parte sartoriale, poi mi sono divertita con le stampe iconiche e a mixarle una con l'altra".
Ecco che le stampe Versace tornano con una nuova forza: il blouson tecnico ha i disegni Balletto, la stampa Angelo invece appare sul bomber trapuntato. Le camicie di seta Versace si fanno contemporanee: due camicie tagliate e poi combinate insieme, o con stampa optical, tagliate in vita per mostrare gli shorts in seta nera. La stampa Cornice appare invece sopra un blazer di seta sartoriale, mentre il tradizionale logo Versace si presenta in una versione completamente rinnovata, ricamato a filo bianco sulle T-shirt dai toni pastello. Infine le linee gessate, riviste negli abiti dalle spalle importanti e nelle camicie con le righe. "La moda è un modo di vivere", conclude Donatella Versace parlando anche del ruolo degli stilisti al giorno di oggi.
"Hanno potere solo se capiscono cosa succede fuori", spiega. E il pensiero corre proprio ai millennials e alle loro scelte, protagonisti dei fenomeni di costume oggi più che mai. "Sono continuamente a vedere cosa ascoltano, cosa vogliono", spiega Donatella Versace che esclama con fermezza: "La moda oggi è quello che il mercato vuole".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA