L'Università di Macerata ha
lanciato un progetto europeo per integrare le tecnologie
avanzate, come l'intelligenza artificiale, nel curriculum di
docenti e studenti del settore umanistico.
Secondo l'Ateneo, sembra esserci "un divario costante tra le
discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e
matematiche da un lato, le cosiddette Stem, e le scienze umane
dall'altro". Sull'importanza della multidisciplinarietà
nell'educazione moderna si concentra il progetto europeo 'Stem.
Skills for Humanities' guidato da Unimc con Emanuele Frontoni
come coordinatore scientifico, cofinanziato dalla Comunità
Europea e dall'Agenzia Indire nell'ambito del programma
Erasmus+. Collabora un consorzio internazionale che include
prestigiose istituzioni accademiche e organizzazioni: il
Mitropolitiko College Anoymi Ekpaideytiki Etairia e Innohive in
Grecia, l'Università De Lille in Francia, la Mykolo Romerio
Università in Lituania, la Politecnica Wroclawska in Polonia,
l'Università Internazionale Georgiana in Georgia e l'Università
Nazionale Ivan Franko di Lviv in Ucraina.
Il progetto si pone l'obiettivo di sviluppare competenze Stem
applicate al campo delle scienze umane, promuovendo un approccio
innovativo all'apprendimento che integri le tecnologie avanzate,
come appunto l'intelligenza artificiale, nel curriculum
formativo di docenti e studenti del settore umanistico.
L'intelligenza artificiale può essere utilizzata non solo nei
campi tradizionalmente associati alle Stem, ma anche per
arricchire e innovare gli studi umanistici. D'altro verso,
l'integrazione dei punti di vista delle humanities nella
creazione dei nuovi percorsi di Ai - spiega una nota di Unimc -
contribuisce in modo significativo ad allargare la visione
rispetto a questa importante disciplina e competenza.
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