Nel corso dell'incontro dibattito
"Come la Società civile e il terzo settore possono aumentare il
benessere sociale", dibattito con gli studenti, organizzato
dall'Università dell'Aquila, Sabrina Mariotti, Ufficio legale
Associazione Vittime del Dovere ha parlato del contrasto agli
investimenti mafiosi, con interventi preventivi e repressivi.
"Senza l'appoggio della società civile la mafia non ha rete per
operare il riciclo", dice Mariotti. "Generalmente le mafie si
rivolgono a società a responsabilità limitate e imprese
medio-piccole che hanno più contatto con territorio. Nell'ultimo
rapporto sulle imprese infiltrate risulta che 2796 imprese,
solo 138 erano effettivamente produttive e solo 11 imprese, sono
rimaste attive dopo l'intervento dell'autorità perché hanno
dimostrato l'estraneità o l'incontro occasionale con il mondo
mafioso. La mafia si insinua nelle imprese in difficoltà laddove
in cui lo stato non riesce a sopperire alle necessità del paese.
L'impresa mafiosa non incide solo su economia, ma anche su
libertà personale e dignità umana. Le informative prefettizie
antimafia sono lo strumento più concreto sul territorio per
tenere sono controllo il fenomeno di infiltrazioni.
L'interdittiva antimafia è comunque reversibile se l'impresa
dimostra che l'impresa ha avuto contatti occasionali con il
soggetto mafioso. Si sta superando l'approccio punitivo ed è in
corso lo sviluppo di strumenti duttili per portare fuori le
imprese da rapporti occasionali o vittime di infiltrazioni
mafioso". Stefano Maccioni, avvocato del foro di Roma
sottolinea l'utilità della partecipazione civica nel processo
penale.
"È importante far sentire la partecipazione civile all'interno
del processo penale, come fa l'Associazione Vittime del dovere,
che ha le finalità statutaria la promozione della cultura della
legalità", dice Stefano Maccioni. "La partecipazione dei
cittadini al fianco dello Stato è un messaggio per le Procure
delle Repubblica sul territorio, utile sia in fase processuale,
ma anche nella fase delle indagini preliminari. Le associazioni
al fianco della persona offesa e al fianco di pubblico ministero
testimonia la lotta costante per affermazione dei diritti della
legalità. Alleanza Stato-cittadino è fondamentale nel processo
penale per non far sentire sola la vittima".
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