Attività di inclusione, socialità,
ricreative, di formazione: con la fine della scuola partiranno
corsi di tanti tipi nelle scuole per bambini e ragazzi durante i
mesi estivi. Per finanziare queste attività il ministero
dell'Istruzione ha stanziato 400 milioni di euro per gli anni
scolastici 2023/24 e 2024/25. Le risorse, 80 milioni di euro in
più rispetto al progetto del precedente biennio, consentiranno
di attivare percorsi che potranno interessare, in base alle
proposte delle scuole, tra 800 mila e 1,3 milioni di studenti;
1,714 milioni le ore aggiuntive di attività.
La platea dei destinatari e la durata dei percorsi potranno
essere ulteriormente ampliate dalle scuole grazie ad accordi con
enti locali, università, organizzazioni di volontariato e del
terzo settore, associazioni sportive e le stesse famiglie,
sull'esempio delle migliori pratiche già sviluppate in base
all'autonomia scolastica.
I 400 milioni, che fanno capo al Programma nazionale "Scuola e
competenze 2021-2027", permetteranno di sostenere progetti che
prevedono attività ricreative, sportive, musicali, teatrali, a
tema ambientale ma anche di potenziamento disciplinare e, più in
generale, tutte quelle iniziative che favoriscono
l'aggregazione, l'inclusione e la socialità. I docenti che
decideranno di aderire su base volontaria ai progetti potranno
essere remunerati nei limiti delle risorse disponibili per i
moduli didattici attivati.
Nell'ambito dell'autonomia organizzativa di cui dispongono,
le istituzioni scolastiche potranno ulteriormente arricchire
l'offerta del Piano Estate, singolarmente o in rete tra loro,
grazie alle alleanze tra la scuola e il territorio, gli enti
locali, le comunità locali, le Università, le associazioni
sportive, le organizzazioni di volontariato e del terzo settore,
nonché attraverso il coinvolgimento attivo delle famiglie e
delle loro associazioni.
I progetti strutturati sulla base di accordi e convenzioni,
nel rispetto delle competenze di ciascun attore, in particolare
per quanto concerne le prerogative degli enti locali proprietari
degli edifici scolastici, potranno prevedere che siano le stesse
scuole a gestire le attività oppure che siano gli enti locali o
altri soggetti del territorio a organizzarle e gestirle
all'interno degli edifici scolastici, in alcuni casi anche con
un contributo delle famiglie.
Le scuole potranno, in aggiunta ai 400 milioni stanziati,
utilizzare ulteriori fondi per i progetti estivi, attingendo ai
750 milioni Pnrr del contrasto alla dispersione scolastica e al
superamento dei divari territoriali e ai 600 milioni Pnrr per
azioni di potenziamento delle competenze Stem. Le scuole hanno
potuto aderire fino al 31 maggio.
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