"I manganelli sono un fallimento,
libertà di espressione e di manifestazione" così si legge nello
striscione che espongono i manifestanti in sit-in davanti al
ministero dell'Istruzione. L'iniziativa è stata organizzata
dalla Flc Cgil e sono presenti, tra gli altri, il Silp Cgil che
rappresenta le forze dell'ordine, l'Unione degli studenti, Link
coordinamento universitario, la Rete degli studenti medi, i
dottorandi, il Movimento di cooperazione educativa, Legambiente,
il Coordinamento genitori democratici e il Cidi.
"Siamo qui per difendere il diritto a manifestare
pacificamente, quanto accaduto a Pisa e Firenze deve essere
oggetto di seria riflessione, è un modello che non ci
appartiene, autorevolezza non è autoritarismo, condividiamo le
parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella", ha
detto Gianna Fracassi, segretario generale Flc Cgil.
"Questo clima sta diventando inquietante, non lasciamo solo
il presidente Mattarella, non si cada nella provocazione", hanno
detto dirigenti scolastici e docenti presenti all'iniziativa.
"Siamo ancora una volta in piazza, a fianco dei lavoratori della
conoscenza, per ribadire che il clima di repressione che si
respira in questo Paese non è accettabile: dalle manganellate a
Pisa e in molte altre piazze del Paese durante recenti cortei
studenteschi, alle minacce di bocciatura verso chi occupa le
scuole, alle restrizioni sul comportamento, è sempre più
evidente il progetto del Governo Meloni, vietare il dissenso.
Continueremo a gridarlo in tutto il Paese con i presidi che si
terranno questa settimana in tutte le città italiane contro un
governo che censura e non ci ascolta", ha affermato Paolo
Notarnicola, coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti
Medi.
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