Educare all'arte e alla bellezza:
prende le mosse "un'alleanza educativa" fra la scuola, cultura e
terzo settore. E' l'obiettivo di un'iniziativa di "Di Bellezza
si vive", un progetto quadriennale sostenuto dall'Impresa
sociale "Con i Bambini", nell'ambito del Fondo per il contrasto
della povertà educativa minorile che - spiegano i promotori -
può contribuire alla costituzione di nuove comunità educanti
efficaci nel contrastare la povertà educativa. La strategia
operativa si basa sul racconto di storie di successo, in modo da
alimentare un circuito virtuoso di belle e positive esperienze.
Il Progetto ha sperimentato come la bellezza, nel campo
dell'arte visiva, della musica, del teatro, della danza, del
paesaggio, della cura dei luoghi, rappresenti un'esperienza
capace di estendere il potenziale degli individui da un punto di
vista emozionale, cognitivo e comportamentale. Intorno a questo
progetto si è riflettuto, di recente, in una giornata studio al
Castello di Rivoli Museo d'Arte contemporanea, promossa da UCSI
Piemonte e UCSI Nazionale, con il Patrocinio della FNSI -
Federazione Nazionale Stampa Italiana e della Società di San
Vincenzo De Paoli. In questa occasione, si è puntata
l'attenzione, in particolare, su come attivare nuove forme di
partecipazione e co-progettazione tra scuola, cultura, in
particolare i Musei, il Terzo settore, mondo della comunicazione
per promuovere una nuova alleanza educativa fondata sul potere
generativo e trasformativo della bellezza. Nel corso del
Progetto sono state realizzate circa 50 sperimentazioni basate
su questo principio che hanno visto impegnati famiglia, scuola,
spazi di vita, luoghi culturali e mondi digitali. Fra queste, ad
esempio, a Messina, installazioni ispirate all'opera di
Michelangelo Pistoletto, sono diventate oggetto di un confronto
sul cambiamento climatico e la giustizia sociale. Nel comune di
Poli, in provincia di Roma, è stato creato un percorso di
educazione nell'arte come atto di cittadinanza attiva.
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