L'Unione degli Studenti ribadisce il
no ai fondi stanziati per le scuole paritarie e rilancia lo
sciopero studentesco nazionale del 17 novembre, al fianco dei
lavoratori della conoscenza, per il diritto allo studio.
"Il recente disegno di legge approvato dal Consiglio dei
Ministri, guidato dal Ministro dell'economia e delle finanze
Giancarlo Giorgetti, ha delineato il bilancio di previsione
dello Stato per l'anno finanziario 2024 e il bilancio
pluriennale per il triennio 2024-2026. Un punto di rilievo è
l'articolo 20, che si concentra sulle misure di supporto alle
scuole dell'infanzia paritarie. Il contributo a queste
istituzioni educative verrà incrementato di 50 milioni di euro
per l'anno 2023, rappresentando un passo verso il riconoscimento
e il sostegno delle scuole paritarie in Italia", osservano gli
studenti, che aggiungono: "Ancora una volta il nostro paese
decide di stanziare dei fondi alle scuole private, mentre taglia
ulteriormente su quelle pubbliche, attraverso misure come il
dimensionamento scolastico e l'autonomia differenziata. È
inaccettabile che i soldi pubblici vengano investiti per
sostenere strutture private invece di rendere davvero
accessibili quelle pubbliche".
"Il Pil che nel nostro paese viene investito nell'istruzione
pubblica è sotto il 3,6% - prosegue Alice Beccari,
dell'esecutivo nazionale dell'Uds - pretendiamo l'aumento del
PIL investito sull'istruzione e sulla ricerca almeno al 5% per
raggiungere i parametri della media europea e poter rendere
l'istruzione pubblica veramente gratuita e accessibile per
tutti".
"Vogliamo che sia immediatamente avviata una fase di scrittura e
approvazione di una Legge Nazionale sul Diritto allo Studio che
indaghi e dia risposte alle forti diseguaglianze che il nostro
Paese vive, insieme agli studenti.
Per questo e per molto altro saremo in piazza il 17 novembre in
tutto il paese affianco ai lavoratori della conoscenza per lo
sciopero studentesco nazionale, abbattiamo la scuola del merito,
riprendiamoci i nostri diritti!" conclude Bianca Chiesa,
coordinatrice nazionale dell'Unione Degli Studenti, sindacato
studentesco.
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