L'Unione degli Universitari continua
nella propria mobilitazione nazionale sul diritto allo studio.
"L'interlocuzione con il governo non esiste, non sappiamo cosa
aspettarci dalla legge di bilancio. Oggi - fa sapere Simone
Agutoli, responsabile politiche abitative dell'Udu - siamo stati
finalmente auditi alla Camera dei deputati sul tema del caro
libri, ma non vediamo ancora grandi soluzioni e non ci è stato
permesso di approfondire altri temi, come il Pnrr o il caro
affitti. Speriamo che su questo il presidente Mollicone voglia
convocare con urgenza un apposito momento di audizione, come si
era impegnato a fare pochi mesi fa".
Intanto, vanno avanti le tendate montate a Roma e Torino,
così come il presidio permanente a Lecce. Giovedì nuove
iniziative sono in programma ad Ancona (facoltà di economia, ore
10), L'Aquila (Ex residenza Campomizzi, ore 10), Modena (Facoltà
di economia, ore 11) e Pavia (Piazza Leonardo da Vinci, ore 11).
Venerdì invece sarà il turno di Parma (sotto il rettorato, ore
11:30), Benevento (Via Traiano 3, ore 10:30) e Trieste (davanti
al Palazzo della Regione, ore 13.30). Con queste ultime città,
l'Unione degli Universitari avrà portato lo slogan "Vorrei un
futuro qui" scelto per la propria mobilitazione nazionale in 25
città universitarie.
Azione Universitaria, dal lato opposto invece, loda
l'azione del governo. "Dopo anni di malgoverno finalmente gli
studenti vengono ascoltati", afferma Giulia Sciortino,
rappresentante degli studenti di Azione Universitaria a margine
dell'audizione sul tema del caro studi in VII Commissione
parlamentare. "Chi oggi protesta, in maniera anche legittima, ha
dimenticato di farlo negli ultimi dieci anni quando il tema del
caro affitti era ugualmente concreto ed attuale" aggiunge. "Con
gli oltre 17 milioni destinati alle borse di studio infatti, per
la prima volta nella storia in Italia verrà debellato il
fenomeno degli idonei non beneficiari. Mai nessun governo prima
d'ora ci era riuscito", osserva Nicola D'Ambrosio, presidente
nazionale di Azione Universitaria
A Roma intanto il consigliere comunale e presidente della
Commissione Giubileo Dario Nanni ha presentato una proposta di
deliberazione, volta ad integrare il regolamento sull'utilizzo
dei beni confiscati, e finalizzata ad inserire tra le finalità
sociali per il loro riutilizzo anche la destinazione di questi
immobili agli studenti fuori sede in condizioni economiche
svantaggiate. Proposta condivisa dal consigliere di Azione
Alessio d'Amato. "È giusto assegnare gli immobili confiscati
alle mafie agli studenti fuorisede. Facciamolo subito, contro il
caro affitti e per la legalità", sostiene.
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