"Un successo che ha intercettato
un'esigenza significativa: la realizzazione di scambi formativi
'dal basso' e il mutuo apprendimento dai vissuti delle nostre
realtà educative". Così Bruno Forte, responsabile del
coordinamento pedagogico della Fism, la Federazione italiana
scuole materne, definisce l'immediata risposta al "Progetto
scambi pedagogici e gemellaggi" formulato nelle scorse
settimane. Un progetto che, inviato da poco, ha già ricevuto
l'adesione di oltre duecento responsabili di scuole
dell'infanzia e asili nido, orientati soprattutto a scambi a
livello regionale, provinciale o interprovinciale piuttosto che
nazionale.
"Va sottolineata l'importanza del passaggio da un modello di
tipo individuale a quello riguardante la comunità scolastica e,
nello specifico, la comunità professionale", si legge in una
nota firmata dal pedagogista Bruno Forte insieme al presidente
nazionale Giampiero Redaelli. Nello stesso testo spiegano come
una funzione particolare sarà svolta dai referenti regionali e
provinciali e da un'apposita figura di referente del progetto
che farà da animatore e catalizzatore del gruppo delle
insegnanti educatrici. Tra gli obiettivi da raggiungere ai
quali saranno dedicati incontri a partire da settembre - lo
scambio reciproco di informazioni, di buone pratiche, di
esperienze per incrementare il livello dei servizi, le
conoscenze professionali del personale nei differenti ruoli,
consolidando al contempo quella cultura dell'educazione
dell'infanzia d'ispirazione cristiana, realmente aperta, che
caratterizza la federazione da cinquant'anni.
Nel frattempo Fism nazionale sta approntando materiali di
lavoro e indicazioni di carattere organizzativo e finanziario
che saranno a disposizione delle scuole alla ripresa dopo la
pausa estiva, per molte iniziata solo in questi giorni alla
conclusione dei centri estivi.
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